Kader Ortakaya ha perso la vita dopo essere stata colpita alla testa quando le truppe turche hanno sparato pallottole vere e un gran numero di lacrimogeni contro gli artisti dell’iniziativa Free Art che oggi hanno formato una catena umana al confine Suruç-Kobanê.
Il corpo della giovane donna è stato portato all’ospedale di Kobanê e verrà trasferito all’Istituto di Medicina Forense di Urfa attraverso il valico di confine di Mürşitpınar.
Kader Ortakaya era del distretto di Siverek della provincia di Urfa e stava facendo un master all’università Marmara di Istanbul dopo essersi laureata al dipartimento di sociologia. Ortakaya ha partecipato alla veglia di resistenza nei villaggi di Mehser e Miseynter per circa 25 giorni. Aveva preso parte anche ai lavori dell’accademia delle donne ad Amed, alle proteste di Gezi dello scorso anno, come persona conosciuta per essere sensibile alle questioni sociali.
Parlando nel programma del giornalista Hayri Demir per Sterk TV il giorno precedente, Ortakaya aveva detto che; “Combatteremo fino all’ultima goccia di sangue fino a quando saranno sparsi i semi della libertà e saranno liberati i luoghi dove loro attaccano.”
Un suo post su facebook del 30 settembre recita; “Ogni rivoluzione inizia con una piccola scintilla. Esiste un fuoco di vita sulla canna di ogni fucile. Sogni così grandi iniziano con viaggi in cui le strade sono percorse da coloro che osano farlo.”
ANF – URFA 06.11.2014 14:30:14