Contro la repressione e gli attacchi del regime turco sosteniamo le forze della sinistra popolare e rivoluzionaria in Kurdistan e Turchia
MERCOLEDI’ 16 settembre manifestazione sotto il Consolato turco a Firenze
Dopo la vittoriosa liberazione di Kobane e l’affermazione elettorale in Turchia del partito della sinistra kurda e turca HDP, il regime turco ha drasticamente accentuato la repressione e gli attacchi nei confronti dei militanti e delle organizzazioni delle sinistre rivoluzionarie. Da luglio 2015 oltre 1200 arresti, decine di morti e feriti nei quartieri delle città kurde e nei quartieri popolari di Istanbul, città sotto coprifuoco ed assediate, attacchi continui con caccia e tank nei confronti della guerriglia del PKK e delle organizzazioni giovanili YDG-H che hanno da subito organizzato l’autodifesa dei loro quartieri per difendere la popolazione da raid ed arresti.
Le forze combattenti stanno rispondendo agli attacchi dell’esercito turco con azioni in tutto il Kurdistan, riuscendo ad infliggere notevoli perdite ad esercito e forze di polizia, mentre le organizzazioni sociali e popolari kurde e turche, stanno dando vita nelle città ad iniziative di autogoverno. Sia nel Kurdistan del nord che ad Istanbul ed Adana, dove la collaborazione tra le forze delle sinistre turche e kurda assume una sempre maggiore importanza e determinazione, le assemblee popolari hanno pubblicamente dichiarato di non riconoscere più alcuna legittimità alle istituzioni turche.
Anche nelle carceri i prigionieri politici della sinistra kurda e turca sono scesi in lotta con scioperi della fame ed iniziative a sostegno delle mobilitazioni.Decine di sindaci e cosindaci sono stati arrestati, l’esercito e la gendarmeria turca intervengono quotidianamente nelle diverse città che hanno dichiarato l’autogoverno e dove più forte è la resistenza popolare, come a Cizre, 150.000 abitanti, completamente isolata ma dove la resistenza non accenna a diminuire. Coprifuoco, aggressioni ed uccisioni di civili, incendi di sedi politiche e quotidiani di opposizione ad opera della manovalanza fascista ed ultranazionalista si verificano da giorni nelle maggiori città.
Se la Resistenza di Kobane ha suscitato, anche strumentalmente, tanta simpatia, solidarietà e attenzione da parte dei media, lo stesso non si può dire rispetto a quanto accade in Turchia. Anzi, come tradizione, i paesi occidentali, da sempre in prima fila nei proclami democratici ed anti-ISIS, stanno di fatto sostenendo il regime turco di Erdogan, concedendo alla Turchia di bombardare indisturbata sia in territorio iracheno che siriano e di gettare i presupposti ad una occupazione turca del nord Siria, nel tentativo di neutralizzare la rivoluzione del Rojava.
Kobane continua ad essere isolata e solo grazie alle proprie forze di autodifesa, YPG e YPJ, i kurdi sono riusciti a mantenere l’autogoverno ed a rafforzare il proprio controllo del territorio.Nella settimana tra il 14 ed il 18 settembre, ad un anno dall’inizio dell’assedio di Kobane, una delegazione internazionale si recherà al confine tra Turchia e Rojava per sostenere la creazione di un corridoio umanitario per consentire la ricostruzione di Kobane. Negli stessi giorni il presidente turco Erdogan sarà a Milano per la sua passerella in Expo.
In questa settimana crediamo sia importante anche a Firenze manifestare, insieme alla Comunità Kurda della Toscana, il nostro sostegno alla Resistenza kurda e a tutte le forze della sinistra rivoluzionaria in lotta contro il regime turco, per la creazione di un corridoio umanitario per la ricostruzione di Kobane, sostenendo la rimozione del PKK dalla lista anti terrorismo di Usa e UE, la liberazione del presidente Ocalan e di tutti i prigionieri politici, e denunciando le azioni dei governi occidentali e della Turchia nella repressione e nella guerra.
Mercoledì 16 settembre dalle ore 18 manifestazione da Porta Romana al Consolato turco
A fianco dei combattenti kurdi e turchi – Erdogan assassino – Libertà per tutti i prigionieri politici
CPA Firenze sud, Cantiere Sociale K100fuegos, Collettivo Politico Scienze Politiche