[divider]26 Gennaio 2013 [/divider] Il Cenî – Ufficio delle Donne Kurde per la Pace – ha lanciato una campagna per chiedere giustizia per Sakine Cansız, una co-fondatrice del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), Fidan Doğan, rappresentante del Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) a Parigi e Leyla Şaylemez, membro del movimento giovanile kurdo, assassinate con colpi d´arma da fuoco all´interno dell´Ufficio di Informazione del Kurdistan della capitale francese il 9 Gennaio.
Nella lettera sulla campagna, il Cenî ha osservato che “l´atroce crimine”, “l´omicidio brutale e codardo” delle tre rappresentanti politiche kurde e combattenti per la libertà e la liberazione delle donne, ha profondamente scosso tutte le organizzazioni femminili kurde e la popolazione kurda, le organizzazioni femminili internazionali, le donne di diversi paesi ed anche i sostenitori del popolo kurdo, le forze progressiste e l´opinione pubblica democratica.
Il Cenî ha sottolineato: “Per il popolo kurdo e specialmente per noi, in qualità di donne, il chiarimento e la spiegazione di questo omicidio politico è una questione molto importante e delicata, così come l´individuazione dei reali autori di questo massacro e di tutte le potenze coinvolte. Finchè il sistema giudiziario francese non avrà rivelato non solo l´identità dei killer che hanno premuto il grilletto ma anche quella delle forze oscure e degli stati coinvolti in quest´assassinio politico, il Governo francese non potrà garantire di non essere dietro ad una nube. Poichè il triplice omicidio è avvenuto all´interno di un´istituzione kurda tenuta sotto controllo dai servizi segreti francesi 24 ore al giorno, il Ministero degli Interni francese ed il Ministero della Giustizia hanno la responsabilità di chiarire come un tale atto sia potuto accadere”.
Ha inoltre fatto notare che continuerà ad inviare lettere, fax, e-mail e cartoline con le sue richieste di giustizia al Primo Ministro francese, al Ministro degli Interni ed a quello della Giustizia finchè non verrà fatta luce su questo crimine ed esso non verrà risolto.
Ha invitato inoltre tutte le istituzioni democratiche, i partiti politici, i singoli, i gruppi femministi e le attiviste per i diritti delle donne, gli internazionalisti, le donne kurde ed il popolo kurdo a partecipare alla campagna inviando lettere, fax, e-mail e cartoline (preferibilmente in francese) ai rappresentanti del Governo francese.
ANF Düsseldorf