Kurdistan

Il Primo Ministro: i deputati che hanno abbracciato i membri del PKK non andranno ad Imrali

[divider]6 febbraio 2013 [/divider]Parlando dall’Ungheria oggi, il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ha affermato che i deputati del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) che hanno abbracciato i membri del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) a Şemdinli non dovrebbero essere inclusi nella delegazione del partito che dovrebbe effettuare la prossima visita ad Imralı nell’ambito di colloqui in corso con il leader incarcerato del popolo kurdo, Abdullah Öcalan.
Con la frase “i deputati del BDP che hanno abbracciato i membri del PKK a Şemdinli”, Erdoğan si è riferito alla co-presidente del BDP e deputata di Siirt Gültan Kışanak ed alla deputata di Van Aysel Tuğluk, che hanno calorosamente abbracciato e parlato con molti guerriglieri kurdi che avevano incontrato ad un check-point sull’autostrada per Semdinli nell’Agosto del 2012. Il BDP era stato accusato di aver programmato in precedenza l’incontro con i guerriglieri, rivendicazione contrastata dai deputati del partito che hanno dichiarato che si trattava solo di una coincidenza.

“Coloro che hanno inflitto un duro colpo alla sensibilità di questo paese con i messaggi che hanno dato non possono essere approvati in qualità di mediatori in questa situazione, poichè esiste la possibilità che trasmettano all’esterno in modo diverso i messaggi ricevuti ad Imralı. Inoltre, non vi è alcun obbligo di coinvolgere i co-presidenti nelle visite al carcere. Il nostro Ministro della Giustizia riceve le richieste in merito e prende la decisione in seguito ad una valutazione. E´ del tutto fuori questione per noi permettere di andare ad Imralı a tutti quelli che fanno richiesta. A sua moglie (di Öcalan), ai suoi parenti, genitori e fratelli sarà permesso di visitarlo ma le richieste dei rappresentanti politici sono soggette ad autorizzazione. Sarà loro permessa una visita se vi saranno ritenuti idonei”, ha dichiarato Erdoğan.

Il Primo Ministro ha anche effettuato alcune dichiarazioni sull’Unione Europea, che non ritiene essere un “must” per la Turchia. “Non sorgeranno grandi problemi se la Turchia non viene ammessa all’interno dell’Unione Europea, poichè stiamo già persistentemente facendo la nostra strada”, ha affermato, osservando di non capire perchè l’UE insiste nel prender posizione contro la Turchia. Ha sottolineato che il paese è l’unica nazione musulmana nella NATO ed ha chiesto: “Perchè non dovremmo prender posto anche noi nell’UE? Per prima cosa, la Turchia possiede una popolazione di 76 milioni di persone ed anche una struttura dinamica. D’altra parte, l’UE ha fatto alcune promesse alla Turchia, come per esempio la questione di Nord-Cipro, ma non le ha ancora mantenute. Tutti questi argomenti costituiscono un’avversità”.

ANF News Desk

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbero interessarti anche:

Libertà per Öcalan

La campagna “Libertà per Öcalan: Una soluzione politica alla questione curda” chiede al Comitato europeo per la prevenzione della tortura o dei trattamenti degradanti...

Iniziative

Domenica 8 Ottobre al Centro Socio-Culturale Ararat presentiamo “Tempo di Speranza” e “Sociologia della Libertà” insieme a moltissimi ospiti!      

Iniziative

Nel corso del 2023, specialmente in seguito alla rielezione di Recep Tayyip Erdoğan alla carica di Presidente della Repubblica di Turchia, è iniziata una...

Libertà per Öcalan

In un’intervista dell’8 luglio, l’esponente del consiglio esecutivo dell’Unione delle comunità democratiche del Kurdistan (KCK) Sabri Ok ha dichiarato al canale televisivo curdo Sterk...

Exit mobile version