[divider]25 Febbraio 2013 [/divider] Mustafa Karasu, membro del Consiglio Esecutivo dell’Unione delle Comunità Kurde (KCK), ha parlato ieri sera con Nuce Tv dell’esecuzione di Sakine Cansız (Sara), Fidan Doğan (Rojbin) e Leyla Şaylemez (Ronahi).
Karasu ha definito gli omicidi di Parigi come un attacco contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), finalizzato all’eliminazione del Movimento di Liberazione kurdo. “Questo non è un un incidente ordinario bensì un incidente politico significativo che ha preso di mira Sara, uno dei leader del movimento delle donne kurde molto importante per i nostri compagni e la nostra gente”, ha affermato Karasu, e ha osservato che il popolo kurdo si aspetta che lo Stato francese faccia luce sugli omicidi.
“Consideriamo l’attacco a Sara parte di una cospirazione internazionale contro il personale direttivo del PKK, la stessa Cospirazione Internazionale che è stata organizzata contro il leader kurdo. Rapporti disonesti non solo costituiscono un ostacolo alla messa in luce di questo massacro, ma aprono la strada a problematiche simili. A questo proposito, invitiamo le autorità francesi a spiegare ciò che sanno e a rivelare i veri colpevoli che si nascondono dietro questi omicidi”, ha affermato.
Karasu ha continuato dicendo: “E ‘ovvio che questa esecuzione organizzata ha legami con lo Stato turco. In tal caso, significa che lo Stato turco e il Governo non hanno ancora un progetto sulla questione kurda e che non sarà possibile trovare una soluzione a meno che gli autori di questi omicidi non siano individuati e condannati. Perché l’obiettivo dei poteri che hanno organizzato questo attacco è quello di distruggere la volontà del popolo kurdo per eliminarne il Movimento di Liberazione “.
Karasu ha sottolineato che il primo passo sulla strada di una soluzione dovrebbe essere quello di cambiare la vecchia mentalità e la politica dello Stato ed eliminare i gruppi che organizzano e mettono in atto tali cospirazioni e tali omicidi.
Karasu ha osservato che la convinzione che lo Stato turco sia coinvolto negli omicidi deriva dal progetto del governo stesso, finalizzato all’eliminazione del personale direttivo del PKK.
C’è da porsi delle domande – ha aggiunto-Karasu – perché lo Stato francese non ha ancora fatto nessuna dichiarazione riguardo l’indagato che è stato arrestato in relazione agli omicidi. L’ Europa è complice di questo massacro, il che significa che lo Stato francese e i suoi amici vogliono l’eliminazione del Movimento di Liberazione Kurdo. D’altra parte, lo Stato francese sta effettuando ogni giorno operazioni politiche e sta arrestando i nostri compagni, tra cui Adem Uzun che ha agito come negoziatore nel processo di colloqui di Oslo. Anche in questo caso, decine di kurdi sono stati arrestati dopo le uccisioni diParigi. Vi è un’ovvia collaborazione tra la Turchia e la Francia, che impedisce allo Stato francese di spiegare quali siano i poteri nascosti dietro le uccisioni e di rivelare il ruolo dello stato turco nell’incidente. Si evince che tali poteri ora hanno intenzione di eliminare il PKK e il suo personale direttivo sulla base della cooperazione messa in atto nel complotto internazionale contro il leader kurdo, basandosi sul reciproco interesse”.
ANF News Desk