[divider]26 Febbraio 2013 [/divider] Il 26 Agosto del 1996 le forze militari turche organizzarono un’operazione al villaggio di Otluca, nella provincia di Hakkari. In seguito, i pastori Ahmet Bozkır, Süleyman Tekin, Selahattin Aşkan, Lokman Kaya e Halit Ertuş scomparvero. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha multato la Turchia per un totale di centomila euro per la violazione dell’Articolo 2, in riferimento al diritto alla vita, e dell’Articolo 13, in riferimento al diritto all’effettivo risarcimento, riguardo alla scomparsa di 5 parenti dei 18 ricorrenti provenienti da Hakkari.
I parenti delle persone scomparse hanno sostenuto che i soldati turchi sono stati i responsabili delle morti e delle sparizioni, e hanno anche accusato le autorità di non aver condotto indagini accurate sulla vicenda. Mentre il Tribunale non ha rilevato alcuna violazione dell’Articolo in merito alla scomparsa dei parenti, nel verdetto si è anche affermato che c’è stata una violazione dell’Articolo 2 riguardo alle indagini successive all’accaduto.
Il Tribunale ha anche deliberato in favore dei ricorrenti sulla violazione dell’Articolo 13, che richiede un effettivo risarcimento conferito alle persone i cui diritti sono stati violati. La Corte ha condannato la Turchia a risarcire ventimila euro a testa per tre dei ricorrenti, ventimila euro divisi fra altri due e ventimila euro divisi tra altri nove.
Ci sono migliaia di persone kurde scomparse. La maggior parte di loro è stata uccisa negli anni Novanta dal JITEM (Unità di Intelligence Antiterrorismo della Gendarmeria).
NEWS CENTER (DIHA)