[divider] 2 Marzo 2013[/divider] Intervenendo su Nuçe TV giovedì sera, la vice co-presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Pervin Buldan ha valutato i recenti sviluppi nel processo di colloqui in corso per una soluzione della questione kurda.
Riferendosi alla pubblicazione delle note (avvenuta sul quotidiano Milliyet il 28 Febbraio) del più recente incontro ad Imralı tra il leader kurdo Abdullah Öcalan e la delegazione del BDP, composta da lei stessa, Sırrı Süreyya Önder ed Altan Tan, la Buldan ha detto che questa fuga di notizie ha lo scopo di sabotare l’attuale storico processo di colloqui, proprio come avvenuto con la fuga di notizie, pubblicata sulla stampa, riguardante i colloqui di Oslo e l’esecuzione di Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez, avvenuta a Parigi il 9 Gennaio.
La Buldan ha sottolineato che, durante l’incontro all’interno del carcere di Imralı, il leader kurdo ha osservato che tutti devono agire con sensibilità e dimostrare il loro sostegno ai tentativi per trovare una soluzione alla questione kurda: “Tra le lettere scritte dal sig. Öcalan, una è stata inviata a Kandil, una all’Europa e una al BDP e all’HDK (Congresso Democratico del Popolo), che è composto da giovani, donne, intellettuali, artisti, scrittori e formazioni di sinistra. Tutto ció perché il sig. Öcalan dice che questo processo dovrebbe avanzare tramite il contributo di tutte le formazioni, non solo del suo”.
La Buldan ha affermato che Öcalan vuole che il BDP e l’HDK, così come le altre due destinazioni, Kandil e l’Europa, gli scrivano una lettera di replica critica dopo aver discusso sulla bozza che egli ha inviato. Ha inoltre detto che Öcalan attende le repliche critiche entro il 14-15 Marzo. Dopodichè, egli le esaminerà e “la bozza che ha inviato diventerà un testo completo, in seguito alla presentazione delle critiche e delle proposte da parte delle tre destinazioni. Il processo di negoziati, non ancora avviato, potrà cominciare dopo il perfezionamento della bozza di Öcalan”.
La Buldan ha anche sottolineato che il leader kurdo ha trasmesso la sua intenzione di invitare il PKK a dichiarare un cessate il fuoco in occasione del Newroz, l’Anno Nuovo kurdo, che ricorre il 21 Marzo.
La deputata ha poi dichiarato che a questo punto è molto importante che il Governo turco dimostri il suo sincero impegno verso questa nuova fase. I bombardamenti delle zone kurde da parte dell’esercito turco stanno peró proseguendo. “Ovviamente è presente un problema che riguarda la fiducia. E’ perció importante che siano avviate misure per la costruzione della fiducia. Per l’AKP ció significherebbe non solo rispondere positivamente alla nuova fase ma effettuare in realtà delle misure per il rafforzamento della fiducia. Per esempio, negli ambiti che riguardano la Costituzione, i detenuti, la soglia elettorale”. La deputata del BDP ha anche sottolineato che Öcalan ha affermato che, senza queste azioni di rafforzamento della fiducia da parte del Governo, il processo chiaramente si rallenterebbe e si farebbe più complicato.
La Buldan ha osservato che le lettere erano già state inviate alle due destinazioni prima della visita dei funzionari del BDP.
I co-presidenti del BDP Selahattin Demirtaş e Gültan Kışanak, i co-presidenti del Congresso della Società Democratica (DTK) Ahmet Türk ed Aysel Tuğluk ed i deputati del BDP Sırrı Süreyya Önder ed Altan Tan si sono recati la notte del 27 Febbraio a Sulaimaniya nella Regione Federale del Kurdistan, mentre Pervin Buldan ha preso un volo per Bruxelles il 28.
La Buldan ha rimarcato che, durante la sua visita a Bruxelles e la visita delle delegazioni BDP-DTK a Sulaimaniya, e successivamente a Kandil, i funzionari del BDP effettueranno colloqui con le formazioni coinvolte in merito alle lettere inviate da Öcalan.
“Il sig. Öcalan si schiera in favore della democratizzazione della Turchia e della fine del clima di conflitto e dei massacri ma vuole raggiungere questo scopo in base alle decisioni ed al sostegno di tutte le formazioni”, ha aggiunto.
La Buldan ha affermato che riveste particolare importanza anche l’atteggiamento che il Primo Ministro dimostrerà e le dichiarazioni che egli effettuerà in merito al processo.
ANF Bruxelles