Kurdistan

Ferhat Encü: le famiglie non accetteranno l’ingiustizia

[divider]7 Marzo 2013 [/divider] La Sottocommissione parlamentare su Uludere ha finalmente pubblicato il suo rapporto di 76 pagine sul massacro di Roboski. Il rapporto è stato fortemente criticato per aver concluso che il massacro è accaduto senza dolo e come risultato di una mancanza di coordinamento tra le autorità militari e quelle civili.  

Dopo essere stato letto ai membri della Commissione appartenenti a quattro partiti politici in Parlamento, il rapporto è stato approvato dai membri dell’AKP (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo). Ció nonostante la reazione sollevata contro la votazione (chiusa ai membri della Commissione) dai deputati del BDP (Partito della Pace e della Democrazia), del CHP (Partito Popolare Repubblicano) e dell’MHP (Partito del Movimento Nazionalista).

La bozza del rapporto era stata distribuita ai membri della Commissione ma in seguito è stata ritirata poichè il Presidente dell’istituzione, il deputato di Ordu dell’AKP İhsan Şener, ha deciso che doveva rimanere “riservata”.

Il rapporto non ha fatto il nome di nessuna autorità responsabile, nè ha fatto cenno a nessuna denuncia penale.

Parlando con ANF in merito al rapporto, Ferhat Encü, che ha perso undici suoi familiari nella tragedia, ha detto di non essere sopreso dal risultato, commentato come la conseguenza ingiusta prevista. Encü ha sottolineato che il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ed i suoi ministri hanno cercato di giustificare l’accaduto fin dal primo giorno: “E’ ovvio che il rapporto ha l’obiettivo di giustificare i responsabili dell’uccisione di 34 civili kurdi, mentre c’è stata un’intenzione deliberata nel bombardamento e l’identità degli assassini è evidente. E’ inaccettabile che questo massacro, senza dubbio programmato, debba essere giustificato in base alla mancanza di coordinamento”.  Osservando che il rapporto non ha neanche risposto alle domande sull’identità delle persone che hanno dato l’ordine di aprire il fuoco e di quelle che hanno definito il bersaglio, Encü ha detto: “Lo stato sta cercando di assolvere sé stesso dal massacro tramite una Commissione parlamentare. Noi, le famiglie delle vittime di Roboski, reagiremo indubbiamente nel modo più forte contro questo approccio, che è indiscutibilmente inaccettabile”.

Encü ha invitato l’opinione pubblica a non rimanere in silenzio in merito all’ingiusto rapporto.

Il Presidente della Commissione İhsan Şener aveva detto in precedenza che il massacro poteva essere accaduto in seguito ad un errore oppure in seguito ad un’innocente operazione di sicurezza. Şener aveva anche affermato che il rapporto non avrebbe presentato informazioni sull’identità delle persone che hanno dato l’ordine di aprire il fuoco.

ANF Ankara

 

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