[divider]11 Marzo 2013 [/divider] La polizia tedesca ha sequestrato il libro « PKK- Perspektiven des kurdischen Freiheitskampfes : Zwischen Selbstbestimmung, Eu und Islam » di Nikolaus Brauns e Brigitte Kiechle, durante la perquisizione effettuata nei locali di un’associazione kurda ad Hannover.
Le attività politiche e culturali della diaspora kurda continuano ad essere criminalizzate dalle autorità dei paesi europei. L’11 Marzo la polizia tedesca ha nuovamente perquisito i locali della Casa del Popolo ad Hannover.
Centinaia di pubblicazioni giuridiche sono state sequestrate dalla polizia durante questa operazione. Tra queste, in particolare, è presente il libro di Nikolaus Brauns e Brigitte Kiechle «PKK- Perspektiven des kurdischen Freiheitskampfes : Zwischen Selbstbestimmung, Eu und Islam » (Le prospettive del PKK sulla lotta kurda per la libertà: tra autodeterminazione, UE ed Islam). La Federazione delle Associazioni Kurde in Germania (YEK-KOM) ha condannato la perquisizione, mentre l’autore del libro Nikolaus Brauns ha inviato una lettera alla Questura di Hannover.
Pubblicato dalle edizioni « Schmetterlings-Verlag » a Stoccarda, il libro era stata presentato e consigliato nel 2011 all’interno della
trasmissione « Kurdi- un popolo proibito » sul canale televisivo tedesco WDR. Il libro racconta la storia del movimento armato e popolare kurdo PKK e la sua situazione attuale.
All’interno della sua lettera, l’autore ha chiesto spiegazioni sui motivi del sequestro del suo libro, secondo l’agenzia di stampa kurda Firatnews. « Sappiamo che la polizia tedesca si allarma quando vede tutte e tre le lettere del PKK. Non abbiamo dimenticato l’assassinio del giovane kurdo Halim Dener, ucciso ad Hannover da un poliziotto tedesco il 26 Giugno 1994 ».
Chiedendo la restituzione del suo libro e le scuse, Nikolaus Brauns suggerisce ai poliziotti di leggerlo: « Se lo leggerete, capirete forse il popolo kurdo e la situazione degli immigrati che abitano in Germania, e rifletterete ancora una volta prima di lanciare un’operazione ».
Per l’autore del libro, l’operazione che ha colpito l’associazione kurda fa parte dei tentativi di criminalizzazione delle attività della comunità kurda. « Quest’operazione dimostra anche che il Governo tedesco non s’interessa al processo di pace in Kurdistan ».
Le attività politiche e culturali della comunità kurda in Germania sono di sovente oggetto di repressione. Molte iniziative culturali e la festa del Newroz, il nuovo anno kurdo, così come il possesso di bandiere del PKK e con il volto di Abdullah Öcalan, leader kurdo imprigionato sull’isola di Imrali dal 1999, sono state vietate dalle autorità tedesche in questi ultimi anni.
ARRESTI IN FRANCIA E SPAGNA
La perquisizione all’interno dell’associazione kurda di Hannover segue gli arresti di numerosi kurdi in Francia e Spagna.
Due kurdi sono stati arrestati il 6 Marzo ad Alicante, nel Sud-Est della Spagna, col pretesto della lotta contro “il finanziamento del terrorismo”. Dopo essere stati interrogati, questi due kurdi, tra cui il proprietario di un ristorante di kebab ed un lavoratore senza documenti, sono stati rilasciati un giorno più tardi. L’uomo kurdo senza documenti ha affermato che la polizia spagnola gli ha proposto di spiare i kurdi, approfittando della sua situazione irregolare.
Il 12 Febbraio 2013, la polizia francese ha interrogato diciassette kurdi a Bordeaux e Tolosa nell’ambito di un’indagine preliminare avviata nel Marzo 2012; sei altri sono stati simultaneamente interrogati in Spagna, nel momento in cui il Ministro francese degli Affari Esteri Laurent Fabius riceveva a Parigi il suo omologo turco, Ahmet Davutoglu.
Actukurde
