[divider]16 Marzo 2013 [/divider] Il Partito della Pace e della Democrazia (BDP) ha diffuso un comunicato scritto sul genocidio di Halabja, avvenuto il 16 Marzo del 1988, in cui più di cinquemila persone vennero uccise e migliaia d’altre sono state rese permanentemente disabili dopo essere state colpite da armi biologiche della brutale dittatura di Saddam Hussein.
“Tutti i genocidi della storia umana sono estremamente dolorosi e traumatici ma quelli in cui l’umanità ha preso parte rimanendo in silenzio sono come delle ferite nei nostri cuori che non guariscono, ed Halabja è uno di quelli”, ha affermato il BDP, sottolineando che il dolore per il genocidio di Halabja non è ancora stato alleviato poiché le potenze internazionali che hanno fornito sostegno politico alla ditattura di Saddam non hanno ancora dato una risposta alla storia ed all’umanità in merito ai loro ruoli in questo genocidio.
Il BDP ha sottolineato che l’impunità dei colpevoli di questi enormi crimini contro l’umanità ha portato con sè ulteriori genocidi, come l’uccisione di massa di 30 Kurdi a Qamislo il 12 Marzo 2004, e quella di 34 civili kurdi, per la maggior parte minorenni, a Roboski il 28 Dicembre 2011.
“Le tracce di questi genocidi non saranno mai cancellate e non saranno mai evitate ulteriori uccisioni di massa finchè non sarà fatta luce sull’accaduto, finchè i colpevoli non saranno processati e finchè questa mentalità da omicidio di massa non venga giudicata”, ha dichiarato il BDP, sottolineando che la lotta organizzata ed il potere democratico del popolo eviteranno ulteriori simili crimini contro l’umanità
ANF Ankara