[divider]6 Aprile 2013 [/divider]
LA CRIMINALIZZAZIONE DEI RAPPRESENTANTI E DEI POLITICI KURDI IN EUROPA
Il 24 Marzo 2013, mentre si recava al Social Forum Mondiale in Tunisia, il vice-presidente del KONKURD e membro del KNK Yilmaz Orkan è stato arrestato all’ Aeroporto di Bruxelles a causa di un mandato d’arresto del governo spagnolo.
E’ noto che Adem Uzun, rappresentante del Consiglio esecutivo del KNK e diplomatico kurdo è stato illegalmente arrestato in Francia nell’ottobre 2012.
E’ un ripetersi in Europa di testimonianze della persecuzione e della presa di mira di politici kurdi, dirigenti e diplomatici. Ció è diventato motivo di preoccupazione per noi. Tali azioni stanno causando, da un lato, la criminalizzazione di organizzazioni legali quali KNK e KONKURD in Europa, dall’ altro l’indebolimento e l’ostacolo allo sviluppo di relazioni diplomatiche da parte dei kurdi.
Crediamo che l’esistenza di questi procedimenti iniqui contro organizzazioni kurde e singoli individui in Europa sia legata alle relazioni economiche anti-democratiche tra il governo turco e l’Europa. La stipula di nuovi contratti è a carico dei singoli kurdi imprigionati.
Il 9 gennaio 2013 ha segnato la data di un attacco a tradimento alle nostre compagne Fidan Doğan (membro del KNK), Sakine Cansız e Leyla Şaylemez (dirigenti del Movimento femminile kurdo) a Parigi. Questo attacco era rivolto prima di tutto alle organizzazioni e alle relazioni diplomatiche kurde. Mai prima d’allora la comunità kurda in Europa aveva assistito a un simile attacco: nel 2013 per la prima volta è avvenuto un tale annientamento fisico. Anche se tutti questi eventi sono accaduti in Europa, anche la Turchia e il Kurdistan hanno sperimentato sviluppi significativi. Il 21 Marzo 2013 Abdullah Öcalan, leader del popolo kurdo a cui è stata negata la libertà nel corso degli ultimi quattordici anni, ha dichiarato che una nuova era nella storia kurda stava per iniziare chiedendo di porre fine al conflitto turco-kurdo. Il movimento kurdo ha dichiarato un cessate il fuoco in seguito alla dichiarazione di Öcalan permettendo un ulteriore negoziato che si terrà tra il governo dell’AKP ed il presidente Öcalan. Molta attenzione, sia da parte della Turchia che del resto del mondo, è riservata ai negoziati di pace ed è previsto un sostegno da parte dei paesi europei. Tuttavia, la persecuzione dei politici kurdi in Europa e il loro arresto non permetteranno ai negoziati di progredire, scoraggiando eventuali possibili sviluppi.
Gli arresti dei nostri compagni Adem Uzun e Yilmaz Orkan non aiuteranno nei negoziati di pace e sono atti politici che ostacolano il processo. Siamo profondamente preoccupati per questi arresti. I nostri amici sono stati coinvolti sempre e solo in attività diplomatiche e di lobbying. Essi non sono coinvolti in attività che rientrano in ambito penale. Sono stati arrestati ingiustamente e con falsi presupposti. Facciamo appello a tutti i paesi che hanno compiuto questi arresti sleali a bloccare ulteriori arresti e a liberare coloro che sono stati vittima di un arresto ingiusto.
Lottiamo per la solidarietà di tutti e speriamo che tutti coloro che hanno a cuore la pace, il dialogo e i diritti umani possano udire la nostra voce.
saluti,
Consiglio Direttivo del KNK