Kurdistan

Localizzata nuova fossa comune a Bitlis

Un’altra fossa comune, in cui sarebbero sepolti sei guerriglieri kurdi, è emersa in provincia di Bitlis, una zona in cui sono stati ritrovati centinaia di corpi sepolti in decine di fosse comuni localizzate finora.

Il trentennale conflitto in Kurdistan continua ad essere evidente nella regione: Bitlis è uno dei luoghi che ha a lungo assistito alla brutalità della guerra, che è costata la vita di decine di migliaia di persone.

Sei guerriglieri dell’Esercito di Liberazione del Popolo del Kurdistan (Artesa Rizgarîya Gelê Kurdîstan, ARGK) sarebbero sepolti presso la fossa comune localizzata nei pressi del villaggio di Yukarı Olek (Bitlis), grazie agli sforzi compiuti dalla sede di Bitlis dell’Associazione per i Diritti Umani (IHD).

Secondo le dichiarazioni di Hasan Ceylan, Presidente della sede dell’associazione, i sei guerriglieri sepolti nella fossa comune sarebbero stati vittime di un’imboscata durante scontri durati fino alle prime ore del mattino e cominciati in prossimità del villaggio nella notte del 30 Agosto 1993.

In seguito agli scontri –ha dichiarato Ceylan- gli abitanti del villaggio volevano dare sepoltura ai guerriglieri dopo aver effettuato una cerimonia religiosa, che è stata comunque proibita dai soldati turchi. Gli abitanti hanno quindi dovuto seppellire i guerriglieri in una zona situata a 10-20 metri dal cimitero del villaggio ed hanno dovuto contrassegnare le lapidi.

“Il nostro scopo è determinare l’identità dei guerriglieri, contattare le loro famiglie e ri-seppellirli in modo adeguato”, ha detto Ceylan, elencando come segue i nomi in codice dei guerriglieri sepolti nella fossa comune: Mustafa Koç, Candan, Hevi, Çiçek e Sozdar. Ha sottolineato inoltre che le famiglie dei guerriglieri devono inoltrare richiesta alla sede di Bitlis dell’IHD per la determinazione corretta delle identità.

Osservando che l’associazione sta venendo ostacolata dallo Stato in relazione alle richieste legali che riguardano le fosse comuni presenti all’interno del territorio kurdo, ha aggiunto ció che segue: “Abbiamo localizzato numerose fosse comuni a Bitlis negli ultimi anni, nonostante tutte le difficoltà legali che abbiamo dovuto affrontare per riportarle alla luce. Molte delle nostre richieste vengono respinte e le prove vengono inquinate dal Procuratore Speciale di Van”.

Ceylan ha infine invitato le famiglie ad inoltrare richiesta all’IHD per determinare l’identità dei guerriglieri kurdi sepolti.

La Turchia ha appreso dell’esistenza delle fosse comuni nel 1989, anno in cui un giornalista kurdo, Günay Aslan, ha rivelato la loro esistenza. Kasaplar Deresi (Il Torrente del Macellaio), una discarica dell’esercito in provincia di Siirt, fu il primo luogo di ritrovamento di una fossa comune. Nove persone vi furono riesumate dalle autorità e vennero alla luce i nomi di almeno settantatre persone sepolte in quel luogo. Vi furono gettati, qualche volta da camion della spazzatura, i guerriglieri che avevano perso la vita durante gli scontri o persone sequestrate dalle forze di sicurezza. In questo luogo sono stati recuperati oltre cento corpi nel corso degli ultimi vent’anni.

L’Associazione per i Diritti Umani (İHD) afferma di essere stata informata dell’esistenza di centinaia di fosse comuni nella sola provincia di Bitlis, una zona arida abitata principalmente da popolazione kurda. Testimoni (abitanti di villaggio e membri del PKK) hanno condotto alla scoperta dell’esatta ubicazione delle fosse comuni. Molte sono state localizzate nelle città di Bitlis, Siirt, Hakkari, Şirnak, Diyarbakır, Batman e Bingöl. Tra i crimini commessi prima della sepoltura nelle fosse comuni vi sono omicidi extragiudiziari, esecuzioni sommarie, corpi bruciati, mutilati o schiacchiati dai carri armati, teste decapitate, combattenti ed abitanti di villaggio gettati da elicotteri, segni di tortura e prove dell’utilizzo di armi chimiche.

L’IHD riporta che le fosse comuni sono state localizzate a Newala Qasaba, presso il centro cittadino di Eruh, Twan, Şawiran, Çevirimtepe (Girdika), Ergüven (Baluka), Kikan, Yeşilkonak (Kadîya), Kurtalan, Harat, Ekmekçiler (Binêve), Gözpýnar, Yelkesen (Basixrê) e nell’area rurale del villaggio di Bozatlı (Basnê) a Siirt, Hizan, presso il fiume Arsan (Newala Warê Hiro), Kokarsu (Arpêt), presso le montagne di Bindaki, nell’area rurale di Tatvan, Çakalsöğüt (Xaştax), tra Hora Şêxan ed Hora Kurmanca, nel villaggio di Cengiz, Pihok, presso i pascoli Duav, Güroymak, Mutki e presso la zona di Dikilitaş a Bitlis. Esistono anche diciannove cimiteri in diverse località a Diyarbakır, 9 a Van, 8 a Batman, 6 ad Hakkari, 5 a Bingöl, 4 a Şırnak, 4 a Mardin ed 1 rispettivamente a Elazığ, Ağrı, Iğdır e Gaziantep.

ANF Bitlis

Traduzione a cura della Redazione di ReteKurdistan Italia

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