Il 22 enne Ahmet Atakan e’ morto a mezzanotte mentre si stava unendo alle proteste nella provincia meridionale di Antakya nel tardo lunedi sera.
Il ragazzo colpito alla testa da un candelotto di lacrimogeno sparato sui manifestanti dalla polizia era rimasto ferito criticamente e trasferito all’Ospedale di stato di Antakia e ha perso la vita 15 minuti dopo.
La polizia ha continuato ad attaccare la folla che si era radunata di fronte all’Ospedale dopo la morte di Atakan.La polizia ha inoltre lanciato lacrimogeni dentro l’ospedale.
Migliaia di persone nel quartiere di Armutlu sono scese in strada nel Lunedi in solidarieta’ con la gentedi Tuzlucayr,ODTU e Okmeydany,dove la polizia ha attaccato brutalmente i manifestanti sin da quando e’iniziata la resistenza dell’ODTÜ (Universita’ tecnica del Medioriente di Ankara) in protesta contro la realizzazione di un progetto della Municipalita’ di Ankara che prevede la costruzione di una superstrada.
In modo molto simile a Gezi Park le proteste si sono diffuse,un gruppo di studenti ha istallato tende e hanno iniziato ad accamparsi per impedire la costruzione della strada che attraversera’ il terreno di proprieta’ dell’universita’ e che richiedera’ il taglio di un gran numero di alberi.
La Polizia di Ankara, dopo essere gi’a stata presente sulla scena dal 25 agosto, è intervenuta sui manifestanti nella zona universitaria, il 6 settembre.
Altre persone si sono unite alle proteste,prima ad Ankara,poi ad Istanbul ed in altre citta’ dopo che le forze di polizia hanno aumentato il gia’ eccessivo uso della forza contro i manifestanti.
Le persone che sono scese in strada in solidarieta’ con la resistenza dell’ODTÜ sono state oggetto di una selvaggia repressione da parte della polizia.Durante le proteste degli ultimi tre giorni,decine di manifestanti sono rimasti feriti e posti sotto custodia .
Il quartiere di Tuzluçayır ad Ankara e’ stato teatro di violenti scontri sin da domenica tra la polizia e la gente che protestava contro un progetto governativo combinato con una moschea che i residenti vedono come un progetto di assimilazione contro le minoranze alevite.
Lo stato di terrore della polizia nel quartiere è stato condannato e migliaia persone sono scese in piazza in altre città.
Ali İsmail Korkmaz (19, Eskişehir), Abdullah Cömert (22, Antakya), Ethem Sarısülük (26, Ankara), Mehmet Ayvalıtaş (20, Istanbul) sono stati uccisi durante le proteste per il parco Gezi a Luglio.