Ragazzi in tutto il Kurdistan hanno boicottato le scuole lunedi ,nel primo giorno dell’anno scolastico 2013-2014 rispondendo all’appello del BDP(Partito della Pace e della Democrazia)
e del DTK(Congresso Democratico della Societa’) per una partecipazione di massa al boicottaggio organizzato e guidato da TZP-Kurdî per dare voce alla rivendicazione della gente di essere educati nella propria madrelingua.
Le scuole erano vuote e silenziose nella principale citta’ curda di Diyarbakir(Amed),dove i ragazzi che avevano aderito al boicottaggio erano seduti in gruppo di fronte alla scuola.La polizia ha adottato misure rigorose sin dalle prime ore del mattino con mezzi blindati attorno a quasi tutte le scuole.
Il boicottaggio della scuola dei ragazzi e’ stato sostenuto da cortei di massa in un certo numero di province,in decine di migliaia hanno rivendicato l’istruzione in lingua curda e l’eliminazione della cerimonia di giuramento,con il quale gli studenti ogni mattina devono recitare la promessa di fedeltà allo stato turco.La manifestazione principale di Amed e’ stata partecipata da migliaia di persone che hanno lanciato il messaggio:”Noi vivremo in Kurdistan come curdi,e saremo educati in curdo”.
La manifestazione di protesta organizzata dal BDP e dal DTK provinciali, e’ partita dal parco Koşuyolu ed e’ terminata nel quartiere di Ofis.Avendo già circondato l’intera area prima della marcia,un consistente numero di poliziotti ha bloccato la folla con veicoli antisommossa mentre iniziava manifestazione,autorizzata solo dopo che il presidente del BDP di Amed Zübeyde Zümrüt ha trattatro con la polizia.
I ragazzi hanno boicottato le scuole nei distretti di Amed di Kayapınar, Bağlar, Yenişehir, Silvan (Farqîn), Çınar e Bismil,il boicottaggio e’ stato appoggiato da cortei e manifestazioni,dove la gente ha condannato le politiche di assimilazione dello stato e ha rivendicato il diritto di vivere con la propria identita’. e cultura.Migliaia di persone hanno aderito alla manifestazione organizzata dal BDP e da Kurdi-Der nella provincia di Van per rivendicare l’educazione in madrelingua.
Il 90% dei ragazzi a Van hanno partecipato al boicottaggio di una settimana della scuola nel primo giorno dell’anno scolastico 2013-2014,rispondendo cosi’ all’appello del BDP e del DTK per una partecipazione di massa al boicottaggio,il quale e’stato maggiormente partecipato nei quartieri di Şabaniye, Karşıyaka, Yeni Mahalle, Xaçort e Yüniplik.
Agenti in borghese hanno controllato molte scuole in citta’ sin dalle prime ore del mattino, per raccogliere informazioni sulla percentuale di adesione al boicottaggio,che ha avuto un’alta adesione alla scuola superiore Akif Ersoy e alla scuola elementare Süphan,dove solo 200 studenti su 1400 hanno partecipato alle lezioni di ieri.
Il boicottaggio e’ stato largamente partecipato nella provincia di Hakkari,quasi tutte le scuole erano vuote durante il primo giorno dell’anno scolastico,con gli insegnanti che hanno atteso all’interno delle scuole vuote sin dalle prime ore del mattino.Il numero degli studenti che ha preso parte alle lezioni nel centro della citta’ e’ stato inferiore a cento.
Le scuole a Şemdinli, Yüksekova,come nelle citta’ di Esendere e Büyükçiftlik erano vuote ieri.Solo alcuni insegnanti ed il personale si sono recati a scuola.
Anche i ragazzi a Şırnak e Cizre si sono uniti al boicottaggio che e’ stato sostenuto dalla popolazione locale,che ha organizzato una manifestazione ed ha trasmesso le firme raccolte per l’educazione in madrelingua al direttore dell’istruzione nazionale.
Alla manifestazione di Adiyaman,organizzata da Kurdî-Der, hanno partecipato migliaia di persone che hanno anche raccolto firme e le hanno trasmesse al direttore nazionale dell’educazione.Gli studenti e la popolazione di Dersim ha sostenuto il boicottaggio in massa,chiedendo l’ educazione in madrelingua e l’abolizione della lezione obbligatoria di religione.
Il boicottaggio di una settimana delle scuole e’ stato ampiamante supportato nelle province di Batman, Iğdır, Urfa, Siirt, Mardin, e a Dargeçit, Derik, Savur e nei distretti di Nusaybin.
Al boicottaggio hanno partecipato non solo in Kurdistan, ma anche in altre province nel paese inclusi Istanbul, İzmir, Manisa, Bursa, Mersin e Adana.I ragazzi curdi e le loro famiglie a Istanbul,nei quartieri di Şişli, Ataşehir, Sancaktepe, Fatih, Bağcılar ed Eyüp,hanno partecipato al boicottaggio e sono scesi in strada ieri contro le politiche dello stato e per dare voce alle loro richieste di una educazione in madrelingua.
Traduzione a cura della redazione di Retekurdistan
FIRAT NEWS