Mentre la sanguinosa guerra civile siriana si avvia verso il terzo anno, gli scontri hanno raggiunto il paese a nord-est a maggioranza curda, una regione fino a poco tempo fa quasi incontaminata dal conflitto.
Il partito curdo PYD e la sua milizia YPG,che è affiliato con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) nella vicina Turchia,ha assunto il controllo di gran parte della provincia di Hassakeh dal regime di Assad, nell’estate del 2012, e con essa il controllo dei preziosi giacimenti petroliferi della Siria.
Ma le speranze del PYD di rimanere neutrale nel conflitto e la costruzione di uno stato curdo autonomo, sono state infrante quando gli scontri sono scoppiati con le forze ribelli siriane nella città strategica di confine di Ras al-Ayn.
Quello scontro e’ rapidamente degenerato in una guerra a tutto campo tra i curdi e una potente alleanza di gruppi jihadisti, inclusi gli affiliati di al-Qaeda ISIS e Jabhat al-Nusra.Nel settembre del 2013, VICE ha attraversato il confine con la regione curda della Siria per documentare la controffensiva di YPG contro i jihadisti, che avevano colpito in profondità nella campagna di Hassakeh nel tentativo di circondare e conquistare Ras al-Ayn.
Con l’accesso ineguagliabile ai combattenti cristiani curdi e siriani in prima linea, ci siamo trovati testimoni di un conflitto aspro e quasi non dichiarato all’interno della guerra siriana, dove il regime di Assad è uno spettatore neutrale in una lotta di vita o di morte tra i ribelli jihadisti e curdi nazionalisti, opponendo villaggio contro villaggio vicino contro il vicino.
Fonte: http://www.vice.com/en_uk/vice-news/rojava-syrias-unknown-war
Traduzione a cura della redazione di Retekurdistan