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Giustizia per Sakine, Rojbîn e Leyla, le attiviste curde assassinate a Parigi il 9 gennaio 2013 .Sono 365 giorni che esigiamo verità e giustizia!

Le attiviste curde Sakine Cansiz, Dogan Fidan e Leyla Saylemez sono state assassinate mercoledì 9 gennaio 2013 in pieno giorno nel cuore di Parigi,negli uffici del Centro di Informazione del Kurdistan situato al 147 di rue La Fayette.

Il popolo curdo, così come gli amici del popolo curdo, ha organizzato diversi e molteplici eventi sin dalle prime ore della notte del 10 gennaio 2013, quando sono state trovate uccise le tre donne curde. Le associazioni curde e le famiglie delle vittime hanno fatto tanti e molteplici appelli alle autorità competenti al fine di denunciare le forze occulte responsabili dei suddetti crimini.

Gli avvocati e le famiglie delle tre vittime hanno chiesto l’identificazione dei mandanti di questo triplice omicidio che a più riprese si è qualificato come esecuzione politica.

Il vostro silenzio vi accusa!

Molti articoli sono stati diffusi dalla stampa turca e internazionale sul presunto colpevole, arrestato nei primi giorni e incarcerato. E’ ormai indiscutibile che Ömer Güney, il presunto assassino, si sia infiltrato all’interno della comunità curda. Nonostante tutto i media turchi fingono di ignorare la sua stretta relazione con alcuni ambienti turchi. Mentre le autorità competenti francesi sostengono che la Turchia non collabori per quanto riguarda lo scambio di informazioni, il Ministero della Giustizia turco afferma che la Francia non avrebbe mai avanzato alcuna richiesta alle autorità turche.

E’ evidente che il silenzio della Turchia di fronte a questa richiesta formale è un ostacolo al progresso delle indagini. I curdi non comprendono perché un paese come la Francia non faccia uso della pressione politica per risolvere questo problema.Pertanto, condannando questi crimini efferati, chiediamo alla Francia di compiere qualunque sforzo per:

  • Identificare, interpellare, giudicare gli autori e i mandanti di questi omicidi politici,
  • Denunciare l’accordo di sicurezza firmato da Claude Guéant con le autorità di Ankara,
  • Rimuovere il PKK dalla liste delle organizzazioni terroristiche,
  • Sostenere i negoziati intrapresi tra il governo turco e i rappresentanti del popolo curdo e contribuire a una soluzione politica della questione curda

 

UIKI Onlus
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia

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