Kurdistan

Esponenti detenuti del PKK-PJAK:non resteremo in silenzio sulle operazioni politiche di genocidio dell’AKP

(DİHA)-Gli esponenti incarcerati del PKK e del PAJK hanno dato una spiegazione scritta riguardante le recenti detenzioni e gli arresti di massa della polizia turcanel Kurdistan del Nord ed in Turchia e “Noi non vogliamo rimanere in silenzio sulle operazioni politiche di genocidio dell’Akp”.

Una delle reazioni ai recenti arresti di massa e alle detenzioni della polizia turca in Kurdistan ed in Turchia a seguito delle iniziative di solidarietà e di protesta contro gli attacchi di Daesh al cantone di Kobanê è giunta dalle carceri.

Deniz Kaya ha dato una spiegazione scritta per conto degli esponenti incarcerati del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) e del PAJK(Partito per la libertà delle donne del Kurdistan).

Mentalità monista,filo turca e negazionista

Il cominicato di Deniz Kaya è come segue:”Gli attacchi sono stati organizzati dal partito di governo dell”Akp nei confronti della recente rivendicazione per una vita democratica e libera.Le iniziative democratiche e le reazioni del nostro popolo,di protesta contro ISIS e a sostegno della resistenza di Kobanê,sono state diichiarate illegittime e criminalizzate.

Una tipica operazione politico culturale è stata effettuata nel 2009 con il pretesto delle “Operazioni KCK” nei confronti di politici curdi legali.Queste due politiche dell’AKP sono uguali.Queste politiche genocide  condotte sulla nostra gente sono la continuazione di una mentalità monista,filo turca e della negazione”.

Appello per rafforzare la Sherildan

Kaya ha anche chiesto alla popolazione di rafforzare la lotta contro queste  politiche del partito governante dell’Akp ed ha aggiunto:”La nostra gente deve reagire a questo atteggiamento dell’AKP che non riconosce i diritti e l’esistenza dei curdi”.La nostra gente deve scendere in strada e non deve accettare le politiche di negazione e di rifiuto.

Noi,in quanto esponenti incarcerati del PKK e Pajk, non resteremo in silenzio sulle operazioni politiche genocide dell’AKP.Chiediamo a tutte le parti democratiche, all’opinione pubblica e alla comunità di migliorare la lotta e di svolgere serhildan – sollevazione -. contro queste politiche “.

 

 

 

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