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Staffetta a Suruç

Aggiornamenti dal fronte di Kobane

Ultim’ora: Operazione di polizia nel Kurdistan turco-Nelle giornate di ieri e di martedì, la polizia turca ha effettuato diverse operazioni in tutto il Kurdistan turco. Nella città di Alicore, nei pressi di Suruç, martedì 2 dicembre sono stati arrestati all’interno di una clinica privata 7 combattenti feriti dello Ypg/Ypj e 2 infermieri volontari.

Nella giornata di mercoledì 3 dicembre invece una retata nelle città di Van, Diyarbakir, Sirnak, Mersin e Urfa ha portato all’arresto di più di 50 persone che avevano partecipato alle manifestazioni del 6 e 7 ottobre, che chiedevano l’apertura di un corridoio umanitario verso Kobane e una presa di posizione del governo turco nei confronti dell’Isis.Durante manifestazioni, che si erano svolte in tutta la Turchia, si erano verificati violenti scontri culminati con la morte di più di 40 persone.


Nella giornata di oggi siamo saliti una collina vicino al villaggio di Meheser per vedere con i nostri occhi cosa sta accadendo nella città di Kobane. Erano alcuni giorni che l’esercito turco, presente in forze nella zona, vietava anche alla stampa l’accesso alla collina che è un punto di osservazione esclusivo da dove si può capire perfettamente cosa accade sul campo. Oltre a noi era presente solo una troupe televisiva turca che trasmette in curdo.

La situazione in città è stata relativamente calma negli ultimi due giorni, solo sporadici colpi di mortaio e qualche raffica di mitragliatrice pesante ma una totale assenza di bombardamenti della coalizione, nonostante i bombardieri continuino a sorvolare la zona, perché il tempo è stato nebbioso e nuvoloso. Prima di partire da Mehser per la collina, abbiamo visto colonne di fumo e abbiamo capito che l’Isis stava bombardando pesantemente, infatti le persone si sono raggruppate ai bordi del villaggio con i binocoli in mano cercando di capire cosa stesse accadendo alla loro città e ai loro compagni.

Durante la giornata le esplosioni, dapprima sporadiche, si sono intensificate e si sono concentrate nella zona dell’ospedale di Kobane, dove colonne di fumo si levavano in continuazione in seguito ad un intenso lancio di mortai di piccolo e medio calibro. I colpi di artiglieria di grosso calibro invece erano diretti ad ovest della città, verso il villaggio di Tilsher, dove le bande dell’Isis stanno cercando di conquistare il controllo. Finora sono stati però bloccati dalla resistenza dello Ypg e dello Ypj.

Nella notte di martedì è entrato in città il nuovo contingente di circa 150 peshmerga, arrivati per dare il cambio ai compagni presenti in città, che sono usciti stamattina. Il loro ruolo in città è quello di sostegno ed addestramento nell’uso degli armamenti che essi portano dall’Iraq, ma non hanno ruolo attivo nei combattimenti.

L’atmosfera nel villaggio è mutevole, a seconda di dove si vedono le esplosioni a Kobane la gente reagisce in modo diverso, si passa dall’entusiasmo alla preoccupazione in base a dove, in città, cadono i colpi di mortaio. Nonostante questo ieri sera ci è stato preannunciato che nei prossimi giorni potrebbero esserci delle buone notizie, quelle che tutti noi aspettiamo da tempo!

 

Marco e Paola, Centri Sociali del Nord-Est

 

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