Le famiglie a Roboski hanno protestato ieri per la 156esima settimana per chiedere giustizia.
Veli Encu ha invitato la gente a Roboski in occasione del terzo anniversario della strage, dicendo: “Un processo di pace senza che gli assassini in Roboski siano chiamati a rendere conto, non è sincero. Invece di dire ‘se c’è la pace, Roboski sarà risolta’ , diciamo ‘se Roboski viene risolta ci sarà pace’.”
Le famiglie delle 34 persone morte bombardate da aerei da guerra turchi il 28 dicembre 2011 si sono recate alle tombe dei loro cari per chiedere la pace per la 156a settimana consecutiva. Veli Encu ha parlato al cimitero, dicendo che si trovavano lì ancora una volta per chiedere giustizia. Encu ha detto: “Chiediamo ancora una volta alle autorità di perseguire i responsabili del massacro.
Se Roboski viene risolta ci sarà la pace”.
Encu ha condannato gli attacchi della polizia contro gli studenti che hanno istituito stand in varie università per commemorare il massacro di Roboski, aggiungendo che mentre il governo dell’AKP continua a sparare contro i bambini sulle strade, sta usando il sistema giudiziario per scagionare i responsabili del massacro. “Invece di dire ‘se c’è la pace, Roboski sarà risolta’, diciamo ‘se Roboski viene risolta ci sarà la pace’,” ha detto Encu, e ha concluso invitando tutti all’anniversario della strage.
ANF – Sirnak 26.12.2014