DİYARBAKIR – La cultura dell’impunità vige in Turchia.Lo stato turco trova adeguato pagare 28 mila e 208 lire turche e 85 kurus di risarcimento per la morte della minore Ceylan Önkol.La dodicenne Ceylan Önkol è stata massacrata con una bomba dai soldati turchi nel villaggio di Şenlik a Lice distretto di Diyarbakir nel 2009.
Massacrando la scorsa notte il minorenne di 14 anni Ümit Kurt a Cizre,lo stato turco trova adeguato lo stesso giorno pagare una piccola compensazione per la dodicenne Ceylan Önkol,la quale è stata massacrata dai soldati turchi a Diyarbakir 5 anni fa.
Malgrado l’accertamento dei responsabili dell’uccisione di Önkol,lo stato trova adeguato pagare 28 mila e 208 lire turche e 85 kurus.Proprio come i bambini massacrati precedentemente dallo stato turco:Mehmet Uytun di 18 mesi ,Sera Yavuz di 8 anni e Uğur Kaymaz di 12 anni.
Poiché la cultura dell’impunità prevale nel paese,dopo un anno la sua morte gli avvocati della famiglia Önkol hanno portato il caso alla Corte europea dei diritti umani (ECHR).Fino ad ora non c’è stato alcun verdetto della (ECHR).
Il caso attende una pausa
Il pubblico ministero aveva deciso per “verdetto di non perseguimento” nei confronti degli autori dell’uccisione di Ceylan Önkole a aveva poi sostenuto nell’aprile del 2014 che le prove e le segnalazioni erano inadeguate per confermare i responsabili.Poi, ha deciso per una “ricerca permanente”.Questo verdetto è stato commentato nell’opinione pubblica come se il caso è stato lasciato in pausa.
Nessuna morale nel massacro di Ceylan
La famiglia Önkol aveva richiesto al secondo tribunale amministrativo di Diyarbakir 100.000 lire turche come risarcimento materiale e 150.000 lire turche di danno morale.Tuttavia il tribunale ha deliberato la sua decisione e ha rifiutato la richiesta della famiglia di risarcimento morale.Il Tribunale turco ha ritenuto adeguato pagare 28 mila e 208 lire turche e 85 kurus di risarcimento per la morte della minore Ceylan Önkol.
L’avvocato del caso contesta il verdetto
L’avvocato della famiglia Rahşan Bataray Saman contesta il verdetto del pagamento di 28 mila 208 lire turche e 85 kurus di risarcimento per la morte di Ceylan Önkol.L’avvocato si è rivolto al Consiglio di Stato (Danıştay) per sospendere il verdetto.