(DİHA)- Nella relazione mondiale 656 pagine, la sua 25 ° edizione,Human Rights Watch conclude che non ci sono stati miglioramenti significativi in materia di diritti umani nel primo anno del presidente Hassan Rouhani, il presidente riformista.
“Elementi repressivi all’interno delle forze di sicurezza,dell’ intelligence e della la magistratura hanno mantenuto ampi poteri e continuano ad essere i principali responsabili della violazione dei diritti,dice il rapporto.
“Le esecuzioni, in particolare per reati legati alla droga, hanno continuato ad un ritmo elevato.Le forze di sicurezza e di intelligence hanno arrestato giornalisti,blogger e attivisti dei media sociali,e i tribunali rivoluzionari hanno comminato pesanti sentenze contro di loro,aggiunge il report.
Secondo Human Rights Watch il governo iraniano limita ancora anche le attività culturali e politiche tra le minoranze del paese di azeri, curdi,arabi e baluchi.
“Decine di altri condannati per accuse collegate al terrorismo,inclusi molti curdi iraniani e baluchi sono nel braccio della morte a seguito di processi pieni di violazioni ai diritti alla difesa”,afferma il rapporto circa le condanne a morte effettuate contro le minoranze iraniane come i curdi.Solo nel mese di dicembre,l’Iran ha impiccato 64 persone di cui 11 erano curdi.
I curdi hanno ipotizzato che il numero delle esecuzioni è aumentato sotto il nuovo governo del presidente Rouhani.
Il rapporto di Human Rights Watch ha indicato che la magistratura ha continuato a permettere l’esecuzione di detenuti condannati di moharebeh(inimicizia a dio)nonostante il codice penalerichiede di rivedere e commutare le condanne a morte a meno che non vi è la prova che il presunto autore abbia ricorso all’uso delle armi.