Newroz è il giorno d’inizio della primavera, il capodanno del calendario kurdo e più in generale il Nuovo giorno. Tradizionalmente è un giorno di festa per il popolo kurdo, ma anche un giorno in cui si ricordano e rinnovano le forme di resistenza alla repressione e alle persecuzioni . E’ un giorno di lotta: in passato, più volte i festeggiamenti del Newroz sono stati vietati dalle autorità e gli organizzatori sono stati arrestati e perseguiti.
Quest’anno in particolare la presenza di osservatori internazionali in Kurdistan ed in particolare nelle città vicine al confine siriano è particolarmente significativa e importante per tante ragioni:
1) sostenere la mobilitazione della popolazione kurda che vive nel Kurdistan del Nord (in Turchia) resistendo da decenni alle politiche di repressione e annientamento messe in atto dai vari governi turchi.
2) sostenere lo sforzo che la popolazione kurda sta portando avanti tra notevoli difficoltà, di accoglienza ed assistenza delle centinaia di migliaia di profughi in fuga dalle zone al confine con la Siria .
3) entrare in contatto e confrontarsi con l’esperienza di autogoverno (il confederalismo democratico) che da qualche anno i kurdi stanno costruendo nella regione del Rojava (Kurdistan occidentale, in Siria) , assieme alle altre popolazioni che la abitano. Progetto politico antitetico a quello del califfato e dello stato islamico o al progetto del Nuovo medioriente che le potenze occidentali vogliono realizzare nell’area.
4) conoscere da vicino la lotta della popolazione di Kobane che pur trovandosi in una situazione estrema, è riuscita a liberare la città dalle milizie mercenarie del cosiddetto Stato islamico (ISIS o DAESH) che l’Occidente attraverso i governi “amici” dell’area (Turchia, Arabia Saudita, ecc.) ha organizzato, finanziato e sostenuto per difendere meglio i suoi interessi , e che ora dice di voler combattere. Una popolazione che vuole ritornare al più presto a vivere in quella città ridotta in macerie da mesi di guerra di liberazione condotta casa per casa. I combattimenti intorno alla città non sono ancora finiti.
Da Torino si sta formando un gruppo che partirà per il Kurdistan come parte della delegazione internazionale:il periodo è dal 17 al 23 marzo. lo scopo della serata di Bussoleno è informativo e di raccolta adesioni al progetto.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare e a sostenere la lotta del popolo kurdo.