La vice presidente del Partito democratico dei popoli(HDP)Meral Danış Bektaş ha chiesto agli organismi e alle istituzioni internazionali di assumere un’iniziativa urgente contro le condanne a morte e le esecuzioni in Iran.
Meral Danış Bektaş ha diramato una comunicazione scritta per richiamare l’attenzione sulle condanne a morte e le esecuzioni in Iran e ha chiesto agli organismi internazionali di assumere un’iniziativa nel campo di applicazione in primo luogo della Convenzione dei diritti umani delle Nazioni Unite e della Convenzione europea dei diritti umani,secondo le quali le condanne a morte sono considerate una violazione del diritto alla vita di un individuo.
Meral Danış Bektaş ha sottolineato che l’Iran esegue più condanne a morte di ogni altro paese nel mondo solo per rafforzare il proprio regime ed intimidire le opposizioni.Ha affermato che l’Iran si è trasformato in un paese feroce attraverso il crescente numero di esecuzioni.
La vice presidente dell’HDP ha affermato che assumere un’iniziativa urgente contro queste politiche selvagge dell’Iran è una necessità umana e di difesa dei diritti umani,così come una questione di coscienza e ha chiesto alle Nazioni Unite di assumere dei provvedimenti.Meral Danış Bektaş ha evidenziato nel suo comunicato che la pena di morte è un crimine contro l’umanità e che rimanere in silenzio davanti a questo crimine significa farne parte di esso,chiedendo all’Iran di cancellare la pena di morte.
Bektaş ha inoltre richiamato l’attenzione sul fatto che richiamato l’attenzione sul fatto che la maggior parte delle recenti esecuzioni in Iran sono state dirette contro attivisti curdi,e ha dichiarato che l’Iran si sta vendicando per la crescente lotta curda nella regione e usa la pena di morte come uno strumento politico.
Bektaş ha aggiunto che queste politiche dell’Iran dimostrano quanto è diventato corrotto il regime in Iran.La vice presidente dell’HDP ha avvertito l’Iran che la continuazione di queste politiche barbare non porteranno a nulla,ma aumenteranno la rabbia tra le popolazioni oppresse, principalmente i curdi,in Medio Oriente il quale sta passando attraverso un periodo tumultuoso.
Ha inoltre ricordato l’esecuzione dei tre attivisti curdi Saman Nesimi,Hebibullah Efshari e Eli Efshari,nonostante tutte le proteste per fermare le esecuzioni e ha offerto le condoglianze alle famiglie degli attivisti.
ANF