Appelli

Il messaggio di Abdullah Öcalan al Newroz 2015 – Amed

A TUTTO IL NOSTRO POPOLO
Saluto il nuovo giorno [Newroz] di tutto il nostro popolo e degli amici schierati con la pace, l’uguaglianza, la libertà e la democrazia.

La crisi causata dalle politiche neoliberiste imposte a tutto il mondo dal capitalismo imperialista e dai suoi dispotici collaboratori locali ha effetti sulla nostra regione e sul nostro paese. In questo contesto di crisi, le diversità etniche e religiose del nostro popolo e le nostre culture vengono cancellate da guerre identitarie brutali e senza senso. I nostri valori storici e moderni, la nostra coscienza e i nostri valori politici, non possono essere messi a tacere né cedere alla rassegnazione di fronte a questo panorama politico. Al contrario è nostra responsabilità religiosa, politica e morale mettere in atto un intervento urgente.
La nostra lotta per la democrazia, la libertà, la fratellanza e una pace dignitosa per il nostro popolo è la storica fase successiva. La lotta quarantennale del nostro movimento, una lotta dolorosa, non è stata vana, ma è giunta ora ad una fase che necessita un cambiamento. La storia e il nostro popolo chiedono una soluzione democratica e la pace, propria dello spirito del nostro tempo. Su questa base, ci troviamo di fronte alla missione di avviare il nuovo processo sulla base dei dieci articoli ufficialmente dichiarati nello storico palazzo Dolmabahçe [Palazzo del Governo, luogo dell’annuncio dei dieci punti il 28 febbraio 2015].
In base all’accordo sui principi contenuti nella dichiarazione, vedo la necessità storica di tenere un congresso per fermare la lotta armata intrapresa dal PKK contro la Repubblica turca da quasi 40 anni, per impostare le strategie e le tattiche sociali adatte al nuovo periodo. Spero che raggiungendo un accordo generale in breve tempo attraverso la commissione per la verità e la riconciliazione, formata dai membri del parlamento e dal comitato di monitoraggio, si tenga con successo questo congresso. Ora, con il nostro congresso, inizia il nuovo periodo. In questo nuovo periodo, nella Repubblica turca stiamo cominciando un nuovo processo, sulla base di una cittadinanza costituzionale di liberi ed uguali, come società democratica con un’identità democratica, in pace e in una vita fraterna. In questo modo, per superare i 90 anni di storia piena di conflitti della repubblica turca, stiamo camminando verso il futuro di una pace vera e di criteri democratici universali. Il vero significato storico del Newroz è unirmi a voi nel salutare questo processo. Inoltre, ciò che è giusto per il nostro paese e il nostro popolo, allo stesso tempo, dovrebbe essere valido per la nostra sacra regione. La realtà dell’imperialismo capitalista degli ultimi duecento anni in generale, e degli ultimi cento in particolare, è stata porre le identità etniche e religiose le une contro le altre sulla base del nazionalismo statalista, voglio dire che finora esso ha basato la sua esistenza sulla politica del divide et impera!
Dobbiamo essere coscienti che l’ultima forma della brutalità dei poteri imperialisti che non rinunciano alle loro ambizioni sul Medio Oriente, è quella di ISIS. Questa organizzazione forza il significato di brutalità, massacrando curdi, turcomanni, arabi, ezidi e assiri, per non parlare delle donne e dei bambini.
Ora è il momento di mettere fine a questo brutale e disastroso corso, e di procedere verso fratellanza e democrazia, in linea con il nostro passato. Credo che sia necessario favorire identità democratiche aperte, per arrivare a una soluzione democratica al problema del nazionalismo conflittuale, estenuante, disastroso sul quale si fondano gli stati-nazione. Per questo, faccio appello agli stati nazionali affinché si impegnino in un nuovo tipo di processo democratico, e perché si impegnino a costruire per se stessi una nuova casa democratica comune in Medio Oriente. Inoltre, chiedo oggi alle donne e ai giovani i cui cuori battono per la libertà, e che sono la stragrande maggioranza, perché si impegnino a riuscire con successo in ambito economico, sociale, politico e nel campo della sicurezza. Infine, saluto la resistenza e la vittoria di Kobani, che ha un grande significato per la nostra regione e anche per il mondo intero. Per questo, saluto “lo spirito di Eşme” [Eşme, luogo dove si trovava la tomba di Suleyman Shah, simbolo della collaborazione e della solidarietà fra curdi e turchi] che è stato assunto come simbolo della nuova storia. Per dirla in una frase, i punti che ho qui indicato sono un invito fondamentale a ricostruire, modificare e rinnovare la società, sia per la nostra storia sia per il nostro presente.
Ancora una volta, saluto questo storico Newroz con l’augurio che porti benefici a tutti i popoli del mondo.

Viva il Newroz!
Viva la fratellanza fra i popoli!

Abdullah Öcalan
Prigione di Imralı
21 marzo 2015

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