Mentre la delegazione italiana a URFA veniva bloccata al confine tra PERSIS/SURUC e KOBANE,diverse delegazioni italiane hanno partecipato alla grande celebrazione del NEWROZ di Diyarbakyr al quale hanno partecipato secondo le stime ufficiali almeno 2 milioni di persone.
Si conta che in tutto il Kurdistan siano state almeno 20 milioni le persone che hanno seguito le celebrazioni cominciate ad inizio settimana e che hanno visto anche momenti drammatici come la strage nel Cantone di CIZRE in Rojava o gli scontri consueti nella cittadina di Batman o le provocazioni da parte della polizia nella città di VAN.
Ricordiamo che il NEWROZ (IL NUOVO GIORNO o Capodanno) Viene festeggiato dai kurdi dal 612 a.C. Per i kurdi questa è la data della rivolta popolare guidata dal fabbro Kawa contro il tiranno Dehok. Una leggenda narra che Dehok aveva sulle spalle due serpenti che doveva nutrire ogni giorno con il cervello di due giovani. L’addetto all’ingrato compito decise di risparmiare almeno uno di essi, utilizzando il cervello di un montone. Dai giovani segretamente salvati, che dovevano scomparire per sempre nascondendosi tra i monti inaccessibili, è nato il popolo dei kurdi.
Dopo la vittoria, Kawa fa accendere fuochi sulle vette delle montagne per comunicare la buona notizia a tutto il paese. Le feste intorno ai falò nell’equinozio di primavera sono un’usanza remota comune ai popoli indoeuropei. Per i kurdi i fuochi di Newroz sono un simbolo di libertà.
I festeggiamenti a Diyarbakir sono iniziati nella notte del 20 per proseguire fino all’alba. Non sono mancati momenti di confronto con le forze di polizia in alcuni quartieri della città. Ma il dato significativo per la delegazione è stato non solo immergersi in una festa di popolo che ha il carattere di una affermazione forte di identità politica, storica, culturale, ma farlo anche in un momento che viene considerato storico: Da una parte l’iniziativa in Rojava che rende reale il processo del Confederalismo Democratico, dall’altra l’annuncio del PKK attraverso il messaggio inviato da OCALAN di cessare la lotta armata in Turchia a partire dal prossimo congresso del Partito Stesso. I prossimi mesi ci diranno se il Governo Turco sarà conseguente agli impegni presi o se (come lasciano presagire le prime contraddizioni interne e i primi bisticci con il Presidente Erdogan), si tratterà di un ulteriore buco nell’acqua. I milioni di Kurdi che hanno affollato le piazze e le strade del NEWROZ in questi giorni rivendicano una tradizione millenaria di lotta e libertà resa ancora più forte dalla rivolta iniziata con il PKK e dalla ancora più attuale rivolta del ROJAVA, sarà difficile sconfiggerli.
Leggi il testo del messaggio inviato al NEWROZ DI AMED/DIYARBAKYR
http://www.uikionlus.com/il-messaggio-di-abdullah-ocalan-al-newroz-2015-amed/
21 Marzo Delegazione Italiana a AMED
http://www.uikionlus.com/comunicato-stampa-della-delegazione-di-urfa/