Nella notte di ieri a Diyarbakir dopo l\’esplosione di due bombe che hanno causato 4 morti e più di 350 feriti ci sono state in tutto il paese manifestazioni di solidarietà nei confronti del popoli curdo culminate con dei violenti scontri nella città di Diyarbakir e con l\’arresto in varie zone della Turchia di una decina di osservatori internazionali. Questa mattina centinaia di persone sono tornate sul luogo dell\’esplosione per esprimere la indignazione e per ribadire che il popolo curdo non si piega.
Ciò che più ci ha colpito di questa esperienza, oltre al coraggio espresso dal popolo curdo di mettersi in gioco politicamente in un contesto così difficile aprendosi a tutte le minoranze che si trovano nel paese, è l\’intelligenza politica di non cadere nelle provocazione evitando così un escalation di violenze che avrebbe di fatto reso vano tutto il lavoro svolto fin ora. legittimando così la repressione da parte di Ergodan.
Quando abbiamo appreso la notizia dell\’esplosione ci trovavamo a Suruç e abbiamo assistito a una manifestazione spontanea terminata difronte alla sede del Partito HDP, dove i manifestanti hanno cantato Bella Ciao.
Questa mattina dopo aver visitato altre due sedi dell\’HDP, dove abbiamo avuto modo di incontrarci con gli esponenti locali del partito, mentre ci dirigevamo verso il confine siriano siamo stati fermati dalla polizia locale che ci ha sequestrato il mezzo.
Comunque noi stiamo tutti bene, in questo momento stiamo aspettando notizie per capire come ci muoveremo domani primo giorno di elezioni.
SIAMO TANTI SIAMO QUI SIAMO CON L\’HDP!!!