Il Parlamentare dell’HDP di Urfa Ziya Çalışkan ha presentato una risoluzione per l’idagine delle attività di ISIS in Turchia.Nella risoluzione Çalışkan ha dichiarato che è una necessità indagare sulle attività,sugli sforzi di mobilitazione e sulle azioni dell’organizzazione terrorista di ISIS in Turchia. Çalışkan ha sottolineato che l’eliminazione delle bande assassine hanno un importanza fondamentale per la pace,la sicurezza e il benessere della Turchia.
Incoraggiate le attività di ISIS
Çalışkan riferendosi al massacro di Suruç massacro ha dichiarato che che l’atroce attacco di ISIS è intrecciato con le politiche dello stato turco sulla Siria.Çalışkan ha affermato che queste politiche acuiscono il bagno di sangue in Siria, rendono il caos nella regione meno prevedibile e allontanano la Turchia dalla pace.Constatando che il massacro di Suruç non sarà l’ultimo attacco di ISIS, Çalışkan ha ricordato la critiche dell’opinione pubblica della raffigurazione di ISIS dei media come “giustificabile”
Çalışkan ha dichiarato che le attività di ISIS in Turchia o sono state ignorate,o sono state viste come eventi mondani,e questo ha incoraggiato le iniziative di ISIS.Ha evidenziato inoltre che la difesa di ISIS da parte del governo negli ultimi tre anni è stata centrata attorno alla prospettiva che ISIS non rappresentava una minaccia per la Turchia.
Gli attacchi di ISIS
Nella sua risoluzione,Çalışkan ha ricordato che ISIS ha attaccato a Reyhanli nel distretto di Hatay(11 maggio 2013),a Niğde (20 marzo 2014),al consolato di Mosul(11 giugno 2014),alla tomba di Süleyman Şah (1 ottobre 2014),nel quartiere Sultanahmet di Istanbul (6 gennaio 2015),alla tomba di Süleyman Şah (22 Febbraio 2015),alle sedi HDP di Adana e Mersin (18 maggio 2015), e alla manifestazione dell’HDP di Diyarbakır (5 giugno 2015).
Infine, Çalışkan ha dichiarato che era inevitabile per la politica e il parlamento di regolare vecchi conti con l’organizzazione terroristica ISIS che sta cercando di trascinare la Turchia nel bagno di sangue e nella guerra civile in Siria.
ANF