Sit-in del “Comitato Giovani No MUOS- Messina” davanti alla Prefettura in occasione della giornata internazionale contro la guerra a favore della ricostruzione di Kobane, per denunciare i rischi per gli agenti delle forze dell\’ordine di Messina inviati nelle operazioni a Niscemi- 15 Settembre 2015
Il 15 Settembre sarà la giornata internazionale contro la guerra a favore di Kobane.
Convochiamo perciò un Sit-in di protesta davanti alla Prefettura per giorno 15 Settembre, contro la guerra e in solidarietà a Kobane ed affinché la Questura e le altre forze dell’ordine non collaborino più nelle operazioni a Niscemi contro il movimento No Muos.
Il Muos incide pesantemente nelle dinamiche geo-politiche, soprattutto in una fase così complicata. Le comunicazioni nella guerra in medio oriente passano per Niscemi, c’è come un filo che attraversa il mediterraneo e raggiunge i focolai del conflitto che sta distruggendo il Rojava, esempio di democrazia, multiculturalità e parità di genere unico al mondo, e che colpisce oggi in un paese detto democratico come la Turchia più di 770 aderenti al PKK (e militanti nel partito della sinistra turca (HDP) morti nel solo mese di agosto. Essere a favore di Kobane e contro l’IS vuol dire schierarsi contro la guerra e contro le attività occidentali in Africa e nei paesi arabi, questo perché sono state le nostre armi e i nostri interventi a dar vita ai gruppi terroristici come l’ISIS, ad avviare una stagione di conflitti destinata a durare nel tempo.
Per ogni uomo ucciso in un bombardamento le truppe dello stato islamico reclutano oltre dieci aderenti. L’unica strategia vincentee oggi è abbandonare le posizioni americane e più in generale occidentali per lasciar spazio ai combattenti e alle combattenti curde, gli unici che hanno respinto i terroristi con successo. Il Muos sappiamo non va nella direzione della pace, trasforma la guerra di terra in una guerra a controllo remoto, in cui il numero dei morti civili sale a dismisura. La guerra si sta trasformando in un gioco di schermi dove le persone diventano pixel e il sangue che macchia la terra è appena visibile.
Lottare contro il Muos vuol dire lottare contro la guerra in Medioriente, non possiamo essere complici di tutto questo, non possono esserlo le forze dell’ordine italiane e in particolare messinesi a diventare complici di questo massacro. Dobbiamo fermare la strategia statunitense a partire da qui, “pensare globale agire locale” in Sicilia da Comiso ad oggi ha lo stesso significato: basta con la colonizzazione, basta con la guerra.
Questa guerra ha oggi il sacrificio di una terra, la nostra, che ha già subito a causa delle radiazioni profonde malattie come la leucemia del soldato italiano Ferlito, e che subirà per un’area che si estende fino a Messina un aumento significativo del rischio di contrarre malattie della pelle e tumori, ancora più grave nelle aree vicine in un raggio di 20 km dove i danni diventano incalcolabili (Niscemi sorge in un raggio di 6 km dalla base americana). Un rischio che già corrono gli agenti mandati a Niscemi, con l\’impianto attivo per quanto riguarda le 46 antenne NRTF, e la popolazione niscemese.
Non siamo noi a subire inflitrazioni, è la Sicilia che oggi subisce l’infiltrazione degli interessi americani e che potrebbe diventare in un futuro non troppo lontano il più importante centro strategico per la guerra nel mediterraneo e fin dentro l’Africa.
Vi aspettiamo davanti alla Prefettura per giorno 15 Settembre alle ore 17: obbedienza non è virtù!
“Comitato Giovani No Muos”
P.S. Il giorno 30 Agosto di mattina faremo un volantinaggio rumoroso per le vie del centro con canzoni, ballate e performance recitative con l’intento di consegnare alla cittadinanza il nostro esposto per denunciare i rischi che gli agenti delle forze dell\’ordine corrono ogniqualvolta vengono mandati a supporto delle operazioni a Niscemi.
Per ulteriori informazioni contattare Giuseppe Ialacqua (3348919759)