Gli introiti della cena serviranno, insieme ad altri aiuti, a proseguire la costruzione dell’ospedale nel Campo profughi di Makhmur in Sud Kurdistan (Nord Iraq) e verranno consegnati alle autorità del campo dalla delegazione alessandrina ed italiana che, dal 26 settembre al 6 ottobre, si recherà in quelle terre di Mesopotamia..
In una regione – il Vicino e Medio Oriente – dove è in corso una guerra feroce per il controllo delle risorse fondamentali del pianeta (petrolio, acqua, gas..), che vede l’impegno di tutte le grandi potenze mondiali e regionali (Usa, Russia, Iran, Turchia, Arabia Saudita, Qatar e, ultima arrivata, l’ISIS), da un lato, e dall’altro, un popolo di 40 milioni di abitanti, i kurdi, che hanno sempre abitato quelle terre e che si battono per difendere il loro diritto all’esistenza fisica e culturale, c’è bisogno di fare sforzi che vadano nella direzione di affermare politiche di pace, a fronte di un’Europa, quella dei “summit” silente e spesso colpevole.
Quei popoli in fuga da guerre e massacri, che tutte le notti approdano sulle nostre coste, ci chiedono di praticare una “diplomazia dal basso” per fermare la guerra, non solo a parole, ma con fatti concreti, qui ed ora!
Non lasciamoli soli, non lasciateci soli!
Associazione Verso il Kurdistan onlus