Diritti umani

A Cizre un neonato di 35 giorni muore a causa della polizia

Un neonato di 35 giorni di nome Muhammed Tahir Yaramış si è sentito male ieri sera a Cizre distretto di Sirnak e ha perso la sua vita successivamente a causa dei blocchi delle forze di polizia che non hanno consentito l’accesso all’ambulanza nel quartiere.Secondo quanto riferito da DIHA,le forze di sicurezza dispiegate nel quartiere non hanno permesso alla gente di prendere e seppellire i corpi di 4 civili che hanno perso la loro vita negli attacchi delle forze di sicurezza.

Il corpo del neonato è stato tenuto accanto al corpo del 19enne Sait Çağdavul a seguito del fuoco di un veicolo blindato schierato sulla via Idil nel quartiere Nur.

Gli scontri tra la gente del posto e le forze di polizia sono proseguiti per tutta la notte da quando le forze di sicurezza hanno tentato di entrare nei quartieri Nur, Cudi, Sur e Yafes con decine di veicoli blindati.I giovani hanno che attuato l’autodifesa contro gli attacchi della polizia,sono stati sostenuti anche da un grande quantità di persone,anch’esse prese di mira dai proiettili.

Corpi per operazioni speciali dispiegati sulle alte colline che dominano i quattro quartieri,sparano proiettili su ogni singolo civile che esce.Gli scontri oggi si sono interrotti a mezzogiorno per certo periodo,ma si sono intensificati nel pomeriggio nei quartieri Cudi e Nur.

Il neonato di 35 giorni Muhammed Tahir Yaramış che si è sentito male ieri sera,ha perso la vita alle 3 di notte a causa dei blocchi delle forze di polizia che non hanno permesso l’accesso all’ambulanza nel quartiere.

Il padre Abdullah Yaramış ha dichiarato che avevano chiamato il servizio di emergenza dopo che Muhammed si era sentito male,dopodichè un’ambulanza è giunta fino a 100 metri vicino a casa loro ma non ha potuto muoversi ulteriormente in quanto un veicolo blindato all’ingresso della strada non ne permetteva l’accesso.Ha affermato che l’ambulanza è tornata indietro dopo aver atteso per un pò.

Il corpo di Muhammed è stato tenuto in una moschea del quartiere accanto al corpo di Sait Çağdavul,ucciso dalla polizia la scorsa notte.Siccome il numero dei feriti a seguito degli attacchi della polizia sono curati da gente del posto nelle abitazioni,non sono ancora disponibili informazioni esatte su quante persone siano state ferite.

I corpi del 19enne Sait Çağdavul, di 35 giorni di età,di Mehmet Tahir Yaramış, 21 anni,di Mehmet Emin Levent,ucciso dalla polizia il giorno precedente, il 70enne Hacı Ata Borçin, che è morto di attacco cardiaco a causa delle esplosioni, e del 65 enne Xetban Bülbül devono ancora essere sepolti poichè la polizia continua a non permettere l’accesso alle ambulanze nel quartiere.

Mentre il blocco della polizia e gli attacchi in tutto il quartiere continuano, la gente ha disteso tende e teloni per le strade per proteggersi dai cecchini.Le popolazioni continuano nella loro resistenza da tre giorni contro gli attacchi da parte delle forze turche, rimanendo determinati a non lasciare il loro quartiere.

Un pesante fuoco dai veicoli blindati sta prendendo di mira via İdil,la collina di Aşk, via Botaş,via Yafes e i crocevia.Le forze di polizia hanno bloccato tutte le entrate provenienti da İdil, Silopi e Nusaybin e hanno sparato proiettili su decine di case, luoghi di lavoro e auto nei quartieri Cudi, Nur, Yafes e  Sur,la gente continua a resistere ma non sono in grado di soddisfare bisogni elementari a causa del taglio dell’energia,della carenza sopratutto di latte,omogeneizzati e cibo secco.

Le forze di polizia aprono volutamente il fuoco contro i giornalisti che coprono gli incidenti in tutti e quattro i quartieri.

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