Contro il genocidio del popolo kurdo voluto da Erdogan, dal suo partito (AKP) e dallo stato turco.Contro gli assassini e stupratori di ISIS e AKP.Al fianco della resistenza kurda sulle montagne e nelle città.
Al fianco delle donne kurde che organizzano l’autodifesa di se stesse e dei territori in cui vivono.A sostegno della rivoluzione in Rojava contro colonialismo e patriarcatoPer l’apertura di un corridoio umanitario verso Kobane e il RojavaPer la liberazione di Ocalan
Organizzato da Donne in Cantiere, con la collaborazione del c.s.o.a. Sars e del Cantiere Sociale Versiliese