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Diritti umani

Tahir Elçi è stato ucciso oggi

Completata l’autopsia presso l’ospedale Selahattin Ayyubid, emerge che Tahir Elçi, presidente dell’associazione degli avvocati di Diyarbakır, è stato colpito da un unico proiettile alla testa. Ciò è avvenuto mentre membri dell’associazione stessa erano impegnati, in mattinata, a fare una dichiarazione pubblica per attirare l’attenzione sulla situazione di monumenti storici, in particolare sul Minareto delle Quattro Colonne, andato distrutto.

Avvocati del direttivo dell’associazione e rappresentanti della Camera dei Medici di Diyarbakır hanno presenziato alla procedura autoptica; in seguito Cihan İpek, dell’associazione, ha rilasciato una dichiarazione nello spazio antistante all’obitorio, dicendo: “Il nostro presidente si trovava a una conferenza stampa convocata per attrarre l’attenzione sulla distruzione di monumenti storici; è stato massacrato. Pregevole difensore dei diritti umani e giurista, era molto noto…”. Il suo corpo è ancora all’obitorio e domani avrà luogo la sepoltura.

La morte è avvenuta dopo il ferimento, durante il tentativo di trasportarlo in ospedale. A metà ottobre si era espresso pubblicamente descrivendo il PKK non come organizzazione terroristica, ma quale “movimento politico armato che formula richieste di carattere politico”. Ciò aveva portato a una denuncia e al conseguente arresto; in seguito il tribunal aveva disposto però il rilascio, con la condizione che gli era vietato di recarsi all’estero. Nato nel 1966, aveva iniziato l’attività forense nel 2012; attivo in ambito penale e della tutela dei diritti umani, aveva assunto nel 2012 la presidenza dell’Associazione degli Avvocati (Baro) di Diyarbakır.

Sono accorsi presso l’ospedale il copresidente dell’HDP, Selahattin Demirtaş, I cosindaci della municipalità di Diyarbakır, Gültan Kışanak e Fırat Anlı e altre personalità politiche e accademiche.
In seguito al fatto increscioso della mattinata, le persone riunitesi nel primo pomeriggio per esprimere condanna per l’uccisione di Elçi, a seguito di un appello della sezione provinciale del Partito Democratico delle Regioni (DBP), si sono ritrovate a fronteggiare la polizia, che dapprima ha fatto ricorso ai lacrimogeni, poi ha aperto il fuoco sulla gente radunatasi. Nonostante tutto, la gente continua ad affluire a Sur per radunarsi. Quanto al governatore del distretto, ha annunciato l’imposizione del  coprifuoco a Sur. Esso riguarda anche altri quartieri: Cevatpaşa, Dabanoğlu, Fatihpaşa, Hasırlı, Savaş, Cemal Yılmaz e la Via Gazi.

Un’altra notizia sull’apertura del fuoco da parte di truppe speciali giunge da Yüksekova, città in cui dette forze hanno bloccato I quartieri Yeşildere e Dize. È stato colpito anche un veicolo su cui viaggiava Sibel Çapraz, copresidentessa della locale Assemblea del Popolo; gravemente ferita, è stata trasportata nell’ospedale statale della città, assieme ad altre due persone ferite.

di Redazione di Rete Kurdistan Italia

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