La strage di Maraş che si è svolta dal 19 al 26 dicembre 1978 e che era iniziata con una bomba gettata in un cinema e aveva causato la morte di 150 persone e il ferimento di oltre altre 1000 persone,un genocidio dei neofascisti lupi grigi del MHP (Partito del movimento nazionale),è ancora fresca oggi nella memoria della gente mentre le commemorazioni sono state vietate per tutto il mese di dicembre.
La portavoce della DAD (Associazione democratica degli aleviti) ha affermato che il massacro viene attuato oggi in Kurdistan.Ha spiegato che “a Maraş sono stati uccisi ragazzini,insieme a donne incinte che sono state torturate ed i giovani e vecchi che sono stati massacrati.Questo succede oggi a Cizre.Questa è la mentalità di ISIS,c’è stata una mentalità di ISIS nel 1978.Oggi ovunque in Kurdistan ,la mentalità di ISIS viene applicata sulla vita delle persone.”
Sono passati 37 anni da quando è accaduta la strage di Maraş.Secondo fonti locali le persone uccise in questo massacro sono 150, ma secondo il governo sono 111 con oltre 100 persone ferite.Durante la strage le case e le attività che appartenevano agli aleviti sono state bruciate,le donne sono state stuprate e gli anziani e i giovani uccisi.
Insistere sulla pace e la fraternità
Le commemorazioni nel 37 ° anno della strage non sono state autorizzate ad avere luogo come è stato dal 2010.Il presidente della Federazione Bektasi degli aleviti (ABD) Baki Duzgun ha dichiarato il suo appello per la pace e l’unità attraverso questa parole “Gli aleviti e le persone con un altra origine etnica continuano a chiedere pace e fratellanza.