Due donne sono state colpite ed uccise a Gaziosmanpaşa distretto di Istanbul da proiettili della polizia durante un’irruzione.Secondo la dichiarazione le due donne sono state uccise durante” gli scontri”.La polizia ha giustiziato 3 donne in 4 mesi ad Istanbul.
La polizia antiterrorismo di Istanbul ha effettuato un’operazione in una abitazione ad Istanbul nel quartiere Karadeniz di Gaziosmanpaşa.Due donne non identificate sono state uccise durante l’incursione.La due donne non identificate sono state uccise durante gli scontri.La polizia ha annunciato che sono state uccise durante gli scontri,ma è stato dichiarato che si è trattato di esecuzioni sommarie.
Ai giornalisti non è stato consentito accedere all’area dove le due donne sono state uccise.Le vie sono state bloccate.
Günay Özarslan è stata la prima donna che è stata uccisa in un raid nelle case.L’esponente del Fronte di Liberazione Popolare Günay è stata uccisa durante un’operazione della polizia a Bağcılar/Istanbul il 24 luglio.Le polizia aveva indicato che era stata uccisa durante un conflitto tra di loro,ma di dettagli emersi che si era trattato di una esecuzione sommaria.L’Ufficio della legge del popolo aveva affermato che non c’era un segno di conflitto reciproco in casa dove è stata uccisa.Nel suo corpo sono stati ritrovati 15 proiettili.
Taybet è stata giustiziata a Diyarbakir
La seconda donna che è stata giustiziata dalla polizia durante raid nelle abitazioni è Taybet Cansi.La polizia ha effettuato un attacco improvviso a casa sua.Hanno rotto le porte della casa e l’hanno assassinata.Dopo l’uccisione la polizia ha bruciato le prove sul balcone e hanno pulito la casa.
Dilek Doğan è stata giustiziata perchè aveva detto alla polizia di indossare le pantofole prima di entrare in casa
Il terzo nome di chi è stata uccisa dalla polizia durante un raid è Dilek Dogan.Aveva chiesto alla polizia di indossare le pantofole prima di entrare in casa il 18 ottobre a Sarıyer/Istanbul.Era rimasta gravemente ferita e ha perso la sua vita il 25 ottobre all’Ospedale di Okmeydani.
JINHA