Sin dalle prime ore del mattino del 21 dicembre 2015 i comandanti dell’esercito turco hanno annunciato che gli abitanti devono lasciare le loro abitazioni, diversamente le autorità non possono assumersi la responsabilità.Allo stesso modo, a Sur, Nusaybin e Dargecit, la popolazione curda è costretta a evacuare.In questo momento, le persone stanno vivendo sviluppi molto drammatici, che sono illegali.
Lo stato turco sta utilizzando i fossati e le barricate nelle città curde per giustificare il coprifuoco che è un’applicazione totalmente illegale secondo le leggi nazionali turche.La stategia della punizione totale e delle brutali violazioni viene seguita dalle autorità per disattivare il numero limitato di persone armate.La popolazione curda è sottoposta ad un serio attacco da parte delle forze dell’esercito turco,dai corpi speciali della polizia,dalle squadre di Esedullah (gruppi paramilitari fascisti e Jihadisti armati) nelle regioni dove le autorità hanno dichiarato il coprifuoco.
Secondo i dati dell’Associazione dei diritti umani,tra il 24 luglio e il 9 dicembre,157 civili hanno perso la loro vita e sono stati massacrati.Tra le date menzionate in precedenza noi non sappiamo quanti militanti e giovani armati sono morti.È una guerra anomala,brutale e sporca.La legislazione penale turca è sospesa ed il principio secondo cui la presunzione di innocenza,il diritto alla difesa,la proibizione della tortura e l’assoluto diritto alla vita sono regolati è ampiamente violato.Il giudizio turco è completamente fuori servizio e le autorità non conducono un indagine efficace contro le gravi violazioni.
Il numero della popolazione negativamente colpita dal coprifuoco sta aumentando giorno dopo giorno.Dal 16 Agosto 2015 le autorità hanno dichiarato 32 volte il coprifuoco in 8 distretti a Diyarbakir,9 volte in 3 distretti di Mardin,7 volte in 2 distretti di Şırnak,4 volte in un distretto di Hakkari e a Muş/Varto, Batman/Sason, Elazığ/Arıcak e più di 1.300,000 persone sono colpite negativamente e direttamente da questi coprifuochi,e dobbiamo sottolineare che tutte le città ed i paesi curdi ne sono completamente interessati.Attualmente la popolazione è costretta a muoversi e più di centomila persone hanno sgomberato le loro case e le loro città.
Dal 14 dicembre 2015 il capo della difesa e gli atri comandanti dell’esercito sono divenuti parte delle operazioni.L’esercito turco sta combattendo a Cizre e Silopi con un esercito di 10.000 soldati.Il Presidente turco ed il Primo ministro stanno facendo dichiarazioni macabre e affermano che stanno andando a seppellire tutti coloro che si oppongono loro con i fossati.Come e anche più degli anni 90 lo stato turco diviene completamente extragiudiziale.Il diritti alla vita,che deve essere protetto in tutte le condizioni,viene violato e un numero di persone, in particolare i civili muoiono ogni giorno.Il sistema legale è disabilitato.Viene condotta una guerra brutale senza regole.
La Turchia sta chiaramente violando le dichiarazioni sui diritti umani delle Nazioni Unite intraprese nel Consiglio europeo. La situazione è grave e abbastanza terribile.
Stiamo facendo adesso questa dichiarazione per ricordare le dimensioni di questa sporca guerra e per attirare l’attenzione l’attenzione dell’opinione pubblica democratica e della comunità internazionale sulle città curde della Turchia e un appello per il sostengo.Vogliamo che fermiate lo stato turco.Diversamente ci troveremo di fronte ad un massacro.
Il coprifuoco sta continuando a Diyarbakir-Sur da 19 giorni.,a Mardin-Dargeçit da 10 giorni,a Sirnak -Cizre e Silopi per 7 giorni e a Mardin-Nusaybin da 7 giorni e la situazione attuale è formidabile.L’esercito e le forze di polizia stanno chiedendo alle persone di lasciare le loro case.Proprio come l’evacuazione dei villaggi negli anni ’90.Queste provincie sono sotto a una imminente i immediata minaccia di massacro.Se oggi non alziamo la nostra voce oggi,domani potrebbe essere troppo tardi.
Invitiamo e chiediamo ai settori sensibili in particolare alla comunità internazionale di reagire, di opporsi e di fermare lo stato turco.
Associazione dei diritti umani-IHD
21-12-2015