Car* compagn*,come molt* di voi ricorderanno, nella notte tra il 2 e il 3 agosto 2014 Şengal/Sinjar (Kurdistan meridionale – Iraq), città sacra per la comunità religiosa kurda degli Ezidi, è stata attaccata dagli islamisti dell’organizzazione terroristica Daesh.
La zona era sotto il controllo delle forze dei Peshmerga del presidente del Governo Regionale Kurdo (KRG), Massoud Barzani, quando Daesh ha attaccato Şengal, i Peshmerga hanno disertato le loro posizioni e sono scappati, lasciando la popolazione senza protezione e questo senza preavviso.
Migliaia di persone sono state assassinate, ad alcuni hanno tagliato la testa, altri li hanno fatti a pezzi, molti hanno visto uccidere i propri figli davanti ai loro occhi e tagliare le teste dei loro cari.
Hanno rapito donne e ragazze e sterminato le loro famiglie. A Mosul le hanno vendute per 150 dollari al mercato. Migliaia di donne e ragazze sono disperse o nelle loro mani.
Il giorno dopo i combattenti delle YPG provenienti dal Rojava hanno raggiunto le montagne di Şengal per fornire protezione alle decine di migliaia di persone che vi si erano rifugiate e si trovavano lì senza cibo né acqua. Nel frattempo molti erano morti di fame e di sete.
Lo stesso giorno le HPG hanno inviato unità della guerriglia del PKK nella regione, dove hanno aperto un corridoio, consentendo a migliaia di civili di raggiungere in sicurezza il Kurdistan occidentale.
Migliaia di giovani ezidi hanno preso le armi e si sono uniti alle forze delle YPG per difendersi da Daesh.
Lo scorso novembre è diventata martire uccisa dai bombardamenti dello stato turco che dal 24 luglio 2015 attacca la zona di difesa di Medya e così ha scritto il suo nome nella storia come prima donna di Şengal martire del PKK.
Per questo pensiamo che l’unico modo per rispettare la sua memoria sia assumere la responsabilità di realizzare le sue utopie a cominciare dal condividere quello che è successo per contribuire alla lotta di liberazione delle donne, degli ezidi e del Kurdistan.
Per questo aspettiamo tutti e tutte domenica 17 gennaio alle 18:00 al Centro Socio Culturale Ararat per la veglia in sua memoria
I martiri non muoiono! Sehit namirin!