La co-presidente del Consiglio Democratico della Siria (MSD) Ilham Ehmed riferisce all’agenzia stampa Firat (ANF) che i cantoni del Rojava attualmente sono meta di migliaia di profughi arabi e curdi da altre parti della Siria. „Siamo pronti ad accogliere queste persone e a proteggerle“, dichiara Ehmed, „ma per questo abbiamo bisogno del sostegno delle Nazioni Unite.“ In particolare i cantoni Afrin, che si trova a nord della città di Aleppo, e Cizîrê sono la meta di questi spostamenti di profughi.
Ehmed sottolinea che attualmente stanno cercando di aiutare i profughi nei loro territori nell’ambito delle loro possibilità. Molte persone resterebbero volentieri nei cantoni del Rojava per poter tornare nelle proprie città di origine dopo la fine della guerra, così Ehmed. Tuttavia l’amministrazione autonoma dei cantoni con le proprie forze è in grado aiutare queste persone solo limitatamente, per cui sono urgentemente necessari aiuti internazionali.
La Turchia sfrutta la questione dei profughi per i propri scopi
La co-presidente del MSD critica anche la Turchia, che o chiude completamente i propri confini e respinge le persone verso il territorio di guerra o fa passare i profughi direttamente in direzione dell’Europa. In questo modo il governo dell’AKP sta cercando di condurre trattative con i paesi europei sulla pelle dei profughi per far passare i propri interessi.
Ekrem Hiso: Abbiamo bisogno di sostegno internazionale per i profughi
Anche il co-presidente del Consiglio Esecutivo del cantone di Cizîrê, Ekrem Hiso, chiede alla Comunità Internazionale di dare maggior sostegno ai cantoni del Rojava per la questione dei profughi. Hiso spiega che il numero di profughi al momento è parti a circa il 30% della popolazione totale del Rojava e che l’amministrazione autonoma nonostante gli embargo economici sta cercando con ogni mezzo di aiutare i profughi. Così il cantone di Cizîre ha creato un comitato per l’approvvigionamento dei profughi di cui fanno parte componenti die comitati dell’amministrazione autonoma cittadina per la sanità, l’energia e le infrastrutture. „Ma i nostri mezzi sono molto limitati. Gli aiuti che riceviamo da organizzazioni umanitarie curde attraverso donazioni dall’estero bastano appena per il 10% di quello di cui avremmo effettivamente bisogno. Per questo chiediamo alle organizzazioni umanitarie internazionali di sostenere l’amministrazione del Rojava per poter migliorare le condizioni di vita dei profughi“, così Hiso.
Rojava rifugio per 800.000 profughi dall’inizio della guerra civile
Secondo dati forniti dall’ufficio per gli aiuti umanitari dell’amministrazione autonoma democratica del Rojava, dall’inizio della guerra civile circa 800.000 persone hanno cercato rifugio nel Rojava. Circa 200.000 di queste persone erano fuggite nel cantone di Kobanê, ma poi hanno lasciato la città andando verso nord quando la città è stata attaccata da IS. Mentre ora ad Afrin si parla di fino a 290.000 profughi, nel cantone di Cizîrê avrebbero trovato rifugio fino a 310.000. Una gran parte dei profughi vive in appartamenti e case nei cantoni del Rojava. Ma molti sono alloggiati anche nei campi profughi allestiti in via provvisoria. Attualmente l’amministrazione del Rojava gestisce quattro campi profughi che sono stati costruiti negli anni 2014 e 2015. Presto verrà aperto un altro campo profughi.
Nell‘articolo 37 del Contratto Sociale del Rojava è stabilito che „chiunque […] ha il diritto all’asilo politico. Nessuno/a che chiede asilo può essere respinto/a contro la sua volontà.“
Fonte: civaka-azad