Nella lettera scritta al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il Rappresentante Permanente della Russia all’ONY Vitaly Churkin spiega le principali operazioni della rete dell’ISIS per la distribuzione di reperti storici rubati in Siria.
Dettagli del commercio tra ISIS e aziende turche sono stati svelati nella lettera pubblicata sul sito dell’ONU.
Di seguito parte delle informazioni contenute nella lettera:
“La vendita di reperti storici che ISIS ruba in Siria e Iraq avviene principalmente in Turchia. La città turca di Gaziantep è diventata il più grande centro di commercio illegale del patrimonio culturale. Questi reperti rubati vengono messi all’asta illegalmente e venduti attraverso una rete di negozi di antiquariato e Bakırcılar Çarşısı (Bazar degli artigiani del rame, quartiere di Şekeroğlu, Via Eski Saray).”
Churkin, affermando che sono emersi nuovi punti di vendita sul confine turco-siriano, prosegue: “La consegna di oggi di grandi dimensioni viene effettuata dalle aziende di trasporto turche come Şenocak Nakliyat, Devran Nakliyat, Karahan Nakliyat e Egemen Nakliyat. I reperti rubati vengono portati in altre città turche come İzmir, Mersin e Antalya e in queste città rappresentanti di organizzazioni criminali internazionali falsificano documenti sulla provenienza.”
ANF