La Presidenza del Consiglio Esecutivo della KCK (Unione delle Comunità del Kurdistan) ha rilasciato una dichiarazione scritta per 12° anniversario dell’iniziativa del 1 giugno e commemorato tutti i martiri che hanno sacrificato la loro vita e hanno mostrato al mondo la fede, la determinazione e l’esperienza della guerriglia per la libertà del Kurdistan.
In questa dichiarazione la KCK ha enfatizzato di aver dichiarato un cessate il fuoco e dato per diverse volte all’AKP l’opportunità di risolvere la questione curda, compreso il cessate il fuoco durato tre anni all’inizio del governo dell’AKP in Turchia. La KCK ha detto che Erdoğan e i funzionari dell’AKP hanno affrontato il cessate il fuoco in modo tattico e che continuano a ignorare la questione curda, pensando che i guerriglieri non saranno in grado di resistere alla repressione dello Stato. La co-presidenza della KCK ha osservato che una seconda iniziativa del 15 agosto, l’iniziativa del 1 giugno, ha sconvolto i piani del governo turco e ha contribuito a far ottenere al popolo curdo avanzamenti in termini politici, sociali e culturali.
La KCK ha continuato evidenziando che diversamente da quanto affermato dall’AKP, il movimento curdo non è una forza meramente militare, ma un movimento di un popolo che aspira alla libertà del Kurdistan e alla democratizzazione della Turchia. La KCK ha affermato che lo Stato turco e altri attori della cospirazione internazionale avevano sperato di eliminare il Movimento di Liberazione Curdo, ma che ora si trovano confrontati con la loro stessa eliminazione e che la resistenza della guerriglia, combinata con la determinazione del popolo per l’autogoverno continueranno a sconvolgere i piani di Tayyip Erdoğan.
Infine la KCK ha sottolineato che la determinazione delle iniziative del 15 agosto e 1 giugno sconfiggeranno il fascismo dell’AKP, democratizzeranno la Turchia e libereranno il Kurdistan.
ANF