Il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive, unitamente al Art House Lux di Massagno e al Comitato ticinese per la ricostruzione di Kobanê promuovono, sabato 11 giugno alle 20, un evento
cinematografico con fini benefici. Sarà proiettato in anteprima il lungometraggio d’esordio del regista turco/curdo Erol Mintas: “La canzone perduta”, un racconto delicato e forte del dramma curdo attraverso le vicende di una madre e un figlio, costretti a lasciare il villaggio d’origine per trasferirsi a Istanbul. Il film, che sarà programmato al Lux a partire dal 12 giugno, ha vinto il Sarajevo Film Festival 2014, dove oltre al premio per il Miglior film si è aggiudicato anche quello per il Migliore attore e ha inoltre partecipato a numerosi festival internazionali (recentemente insignito del primo premio al Babel Film Festival di Cagliari, dedicato alle lingue minoritarie).
La serata avrà lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di una scuola di Kobanê, città del Kurdistan siriano distrutta dalle milizie dell’autoproclamato Stato Islamico e sorta a simbolo della resistenza alla violenza e al fanatismo jihadista. Situata nel Nord della Siria, Kobanê è il capoluogo dell’omonimo Cantone che con Afrin e Cizre formano la Confederazione del Rojava, dove superando il concetto dello Stato-Nazione, le diverse etnie che abitano questi territori hanno stilato una Carta del Contratto Sociale, basata sui principi del Confederalismo Democratico: una confederazione di comunità che si gestiscono autonomamente attraverso assemblee popolari, dove donne e uomini prendono realmente parte alla vita sociale. Il film, distribuito da Lab 80 film, sarà proposto in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Sinossi
Ali, giovane maestro, vive con l’anziana madre Nigar nell’estrema periferia di Istanbul, “casa” di numerosi rifugiati curdi costretti a lasciare i propri villaggi negli anni ‘90. Nigar è convinta che tutti gli altri siano tornati al paese d’origine: tormentata, prepara ripetutamente i bagagli per farvi ritorno e poi vaga per la città, smarrita. La donna insiste a voler ritrovare una vecchia canzone tradizionale che però nessuno sembra conoscere. Ali si occupa di lei, prendendosene cura e facendo di tutto per recuperare la canzone sconosciuta, mentre cerca di trovare il tempo per lavorare e scrivere i suoi libri e non riesce a ricambiare appieno la dedizione che dimostra per lui la sua fidanzata. Quando quest’ultima resta incinta, il richiamo della terra d’origine e il desiderio di inserirsi nella realtà turca sembrano inconciliabili.
Contatti:
Domenico Lucchini: 091 971 51 61; domenico.lucchini@cisaonli
Adriano Venuti: 091 224 63 99; adriano.venuti@gmail.com
Comitato Ticinese per la Ricostruzione di Kobanê