Si intitola “Bakur- Immagini di un popolo resistente” la mostra di foto di Grazia Bucca che sarà inaugurata il 7 luglio alle ore 18.30 , alla Fonderia Oretea, organizzata da Studio Camera, Comune di Palermo, Arci e UIKI (Ufficio Informazione del Kurdistan in Italia)
Bakur come la regione del Kurdistan del Nord, che comunemente si fa coincidere con la Turchia meridionale, dove da anni si sta combattendo una guerra nascosta ma non per questo meno sanguinosa. Una guerra anomala, combattuta da uno Stato dentro lo stesso Stato, dal governo turco contro la minoranza curda che abita in prevalenza quel territorio martoriato.
Quella guerra ci racconta con le sue foto Grazia Bucca, fotogiornalista siciliana, che è stata a Diyarbakir, la capitale morale del Bakur, tra ottobre 2015 e gennaio 2016, periodo durante il quale venivano svolte nuove elezioni (le precedenti di giugno erano state invalidate) e la repressione del governo turco assumeva una rinnovata recrudescenza nei confronti dei civili curdi. Sono immagini crude, di case crivellate, di persone in fuga da condizioni di vita durissime imposte da Ankara anche in altri centri urbani dell’area come Cizre, Sirnak, Silopi, Nusaybin. A Sur, il centro storico di Diyarbakir patrimonio dell’Unesco, in quei mesi veniva imposto un coprifuoco di 24 ore su 24, mentre mancavano luce e acqua e i soldati sparavano a vista su quanti si avventuravano fuori casa. Un massacro perpetrato nel totale silenzio della comunità internazionale.
Una mostra prova a squarciare, almeno in parte, quel silenzio imposto sulle condizioni di un popolo perseguitato e “cancellato” dalle agende dei potenti del mondo.
“Bakur” si potrà visitare fino al 16 luglio, tutti i giorni, tranne la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Grazia Bucca, fotoreporter, redattrice della newsletter ArcireportSicilia. Giornalista pubblicista, collabora con Arci Nazionale, Arci Sicilia e l’agenzia Studio Camera di Palermo. Dal 1994 al 2003 ha partecipato alla Carovana Antimafia promossa da Arci Sicilia, curandone la documentazione fotografica e nel 2012 ha fatto parte dell’equipaggio di Boats4people, il “viaggio al contrario” dall’Italia alla Tunisia, sulle rotte dei migranti, realizzando il reportage fotografico. Vive e lavora a Palermo.