Il movimento ecologista della Mesopotamia a Diyarbakir ha rilasciato una dichiarazione che chiede una iniziativa urgente sugli incendi boschivi nel Kurdistan del Nord.La dichiarazione ha ricordatomche le foreste stanno bruciando ancora in diverse province da giugno 2016, osservando che questi incendi boschivi si sono verificati in zone dove i governatori hanno dichiarato zone di non accesso per la popolazione e le operazioni militari vengono condotte.Il Movimento ecologista ha chiesto a tutti gli attivisti e alle organizzazioni in Turchia e all’estero di unirsi alle delegazioni per indagare e assumere iniziative contro la diffusione di incendi boschivi.
Non è un caso che gli incendi boschivi si verificano in estate senza pioggia e nel quadro delle più grandi operazioni militari dell’esercito turco contro i guerriglieri del PKK guerriglieri nelle montagne ricoperte di foreste.”Secondo molti abitanti di villaggi nelle zone colpite, circa 10.000 ettari di foreste sono state alle fiamme dai militari turchi nel 2015.
“In particolare, attorno alle stazioni militari gli incendi boschivi sono stati avviati in modo sistematico e come conseguenza della diffusione degli incendi, giardini e campi di decine di villaggi sono stati colpiti “.Il movimento ecologista ha dichiarato che gli incendi in corso delle foreste si concentrano nel distretto di Lice di Amed, ma ci sono altre notizie e immagini che mostrano che anche altri distretti e le province di Hakkari, Sirnak, Siirt e Mardin sono gravemente colpiti.
Citando anche segnalazioni di violazioni dei diritti umani contro la popolazione locale interessata, la quale è stata anche costretto dai militari turchi a fuggire da almeno otto villaggi intorno a Lice la dichiarazione afferma: “Tutti gli sforzi degli abitanti, dei comuni locali e delle persone provenienti dalle grandi città per spegnere gli incendi sono stati ostacolati dai militari.L’unica dichiarazione dei funzionari del governo centrale è che ci sono alcuni incendi sui campi con la cannabis. “
Al fine di indagare la distruzione ecologica attraverso gli incendi boschivi, che minacciano anche la sopravvivenza della gente del posto,Il Movimento ecologico della Mesopotamia chiede agli ecologisti, ai difensori dei diritti umani, ad altre persone impegnate e alle organizzazioni di livello internazionale e in Turchia occidentale per formare una delegazione nella regione curda tra il 23 e il 25 luglio.
A partire dalla provincia di Amed, la delegazione andrà in zone colpite da incendi boschivi,a fare ricerche sul posto e parlare con le persone e le organizzazioni locali. Il Movimento ha invitato tutti gli interessati a Amed la mattina del 23 luglio.
NEWS DESK – ANF