Sabato 3 settembre presso il centro sociale Terra Rossa la mostra fotografica della giornalista Grazia Bucca sul popolo curdo e dibattito. Domenica incontro sul tema dell’immigrazione e sulla storia della repressione ai danni dei kurdi.
Tre giorni di solidarietà con il popolo curdo. Il centro sociale Terra Rossa organizza un fine settimana dedicato al Kurdistan ospitando una mostra fotografica e dibattiti. Il primo appuntamento è per oggi quando una delegazione parteciperà al sit-in di solidarietà che si terrà a Bari alle 17, presso il Palazzo della Prefettura, cui seguirà un corteo fino al consolato Turco.
Sabato e domenica poi tra fotografie, proiezioni e incontri, protagonista sarà ancora il perseguitato popolo curdo.Sabato 3 Settembre, alle 19, aprirà la mostra fotografica con la fotogiornalista Grazia Bucca dal titolo “Bakur-immagini di un popolo resistente”. La mostra prova a squarciare, almeno in parte, quel silenzio imposto sulle condizioni di un popolo perseguitato e “cancellato” dalle agende dei potenti del mondo. Il lavoro è frutto del reportage realizzato dalla giornalista Grazia Bucca, collaboratrice dell’agenzia di fotogiornalismo Studio Camera Srl. Il titolo richiama Bakur, la regione del Kurdistan del Nord che comunemente si fa coincidere con la Turchia meridionale dove da anni si sta combattendo una guerra nascosta ma non per questo meno sanguinosa. Una guerra anomala, combattuta da uno Stato dentro lo stesso Stato, dal governo turco contro la minoranza curda che abita in prevalenza quel territorio martoriato.
Grazia Bucca, fotogiornalista siciliana, è stata a Diyarbakir, la capitale morale del Bakur, tra ottobre 2015 e gennaio 2016, periodo durante il quale venivano svolte nuove elezioni (le precedenti di giugno erano state invalidate) e la repressione del governo turco assumeva una rinnovata recrudescenza nei confronti dei civili curdi. La mostra ospita immagini crude, di case crivellate, di persone in fuga da condizioni di vita durissime imposte da Ankara anche in altri centri urbani dell’area come Cizre, Sirnak, Silopi, Nusaybin. A Sur, il centro storico di Diyarbakir patrimonio dell’Unesco, in quei mesi veniva imposto un coprifuoco di 24 ore su 24, mentre mancavano luce e acqua e i soldati sparavano a vista su quanti si avventuravano fuori casa. Un massacro perpetrato nel totale silenzio della comunità internazionale.
Grazia Bucca, fotoreporter, collabora con l’agenzia Studio Camera di Palermo.Giornalista Pubblicista ha curato documentazioni fotografiche per Arci (Carovana Antimafie 1994-2003) e Boats for People (2012 traversata dall’Italia alla Tunisia sulle rotte dei migranti). Vive e lavora a Palermo.Durante la mostra, incontro con l’autrice, Grazia Bucca; Cosimo Quaranta – Sindacalista e membro rete Kurdistan Italia; Gabriel Mileti – Studente di Giurisprudenza e membro del collettivo Terra Rossa.
Domenica 4 Settembre, alle 18, ancora dibattito con Antonio Ciniero – Ricercatore di sociologia delle migrazioni, e Nezzemettin Tuddes – esule curdo.
Seguirà la proiezione di docufilm sulla repressione turca in Kurdistan e l’aperitivo sociale.
Sabato 3 e domenica 4 settembre, centro sociale Terra Rossa, via XX settembre – Lecce
Leccesette