Il Ministro degli Esteri della Turchia Mevlut Cavusoglu ha affermato che il suo paese sta considerando un operazione di terra contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). In una intervista con il canale televisivo Kanal 24. Cavusoglu ha dichiarato che è inaccettabile che il PKK utilizzi varie città come basi nella Regione Curda (Iraq settentrionale).
L’ultima incursione militare della Turchia nella regione è stata nel 21 febbraio 2008. Migliaia di militari turchi appoggiati da carri armati, da attacchi di arerei ed elicotteri, erano entrati nelle regione curda nel nord Iraq per colpire le basi del PKK. Tuttavia l’operazione, che avrebbe dovuto durare almeno 10 giorni, è finita in un disastro.
Le forze turche si erano ritirate dopo un solo giorno, con il presidente degli Stati Uniti di allora George W. Bush che aveva sollecitato Ankara ad interrompere immediatamente l’operazione, e il Segretario della Difesa Robert Gates che aveva esercitato personalmente pressioni nei confronti dei leader turchi durante una visita ad Ankara.
Contro l’utilizzo di bombardamenti aerei e l’utilizzo di droni , la recente strategia del gruppo curdo è stata quella di lanciare una serie di sabotaggi contro i veicoli blindati e le postazioni militari lungo il confine tra le regioni curde di Iraq e Turchia.
Ankara è anche esasperata dalla presenza del PKK a Kirkuk e Sinjar, e dalla possibilità che il gruppo possa partecipare all’operazione per liberare Mosul dallo Stato Islamico.
Fonti: Reuters, KQ