Diyarbakir–Domenica il co-presidente del filo curdo Partito Democratico dei Popoli (HDP) Selahattin Demirtas ha avvertito che le autorità turche potrebbero mettere al bando il suo partito la prossima settimana. Demirtas è intervenuto a una folla che a Diyarbakir ha protestato contro gli arresti di martedi dei due co-sindaci della città curda Gultan Kisanak e Firat Anli. Egli ha dichiarato che il raduno dei parlamentari del suo partito potrebbe essere l’obiettivo di una ulteriore repressione.
“ Attaccando HDP, stanno cercando di aggirare il nostro partito nelle prossime elezioni politiche e amministrative e nei referendum su temi come [ progetto di esecutivo ] la presidenza”, afferma il leader curdo sul governo turco. Le preoccupazioni del leader curdo sul futuro del suo partito ricordano il suo avvertimento di venerdì sulle prospettive di una confisca delle municipalità del governo delle tre principali città curde. Il leader curdo ha anche etichettato la politica sul Medio Oriente del presidente turco Recep Tayyip Erdogan come ” folle, razzista e anticurda.”
Demirtas ha comparato le ambizioni di Erdogan in Siria e in Iraq a quelle del defunto dittatore defenestrato Saddam Hussein durante l’invasione del Kuwait del 1990 che hanno portato alla guerra del Golfo. Le osservazioni del leader di HDP giungono un giorno dopo che un tribunale turco a Urfa ha vietato a una sua collega, l’altro co-presidente di HDP Figen Yuksekdag, di viaggiare all’estero. Il tribunale ha revocato il passaporto della Yuksekdag considerando i suoi voli un rischio di fuga dall’accusa di “relazione con organizzazione terroristica.”
L’accusa si fonda su di un discorso tenuto lo scorso anno in cui lei aveva elogiato le Unità di Protezione del Popolo (YPG), sostenute dagli Stati Uniti, e la loro lotta contro lo Stato Islamico in Siria. In una dichiarazione sul sito web, Hdp ha difinito il divieto di viaggio della Yuksedag come “ totalmente arbitrario e contrario alla legge”.
Tuttavia a Diyarbakir un pubblico ministero sabato sera aveva autorizzato Gultan Kisanak e Firat Anli ad incontrare i loro avvocati dopo cinque giorni di detenzione in carcere.
redatto da: Karzan Sulaivany
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