Kurdistan

Golpe contro la democrazia

Nuovo colpo contro la libertà di stampa in Turchia: arrestati redattori- Ankara continua a procedere contro media critici. Dopo la chiusura di numerosi media dell’opposizione lunedì sono stati arrestati il caporedattore del quotidiano Cumhuriyet, Murat Sabuncu, e numerosi altri giornalisti del giornale. La Procura dello Stato avrebbe disposto l’arresto di 14 collaboratori per presunto sostegno di organizzazioni terroristiche. Dodici di loro sono sarebbero stati arrestati nella mattinata di lunedì. Altri due al momento si trovano all’estero, tra loro il capo della direzione, Akin Atalay. Inoltre anche contro il caporedattore precedente, Can Dündar, che vive in esilio il Germania sarebbe stata aperta un’indagine, così ha scritto Cumhuriyet.

Secondo la comunicazione della Procura dello Stato pubblicata da Cumhuriyet, quest’ultima accusa la direzione del quotidiano di aver sostenuto il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) vietato e il movimento del predicatore Fethullah Gülen. Entrambe le organizzazioni sono state classificate dal governo turco come organizzazioni terroristiche.

Il foglio ha commentato l’attacco alla sua redazione con le parole “Il golpe contro la democrazia ha raggiunto il giornale Cumhuriyet.” La Procura dello Stato avrebbe deciso che agli arrestati verrà impedito per cinque giorni il contatto con avvocati. Questo è possibile in base ai decreti dello stato di emergenza in vigore in Turchia. I sospettati inoltre devono essere portati davanti a un giudice solo dopo 30 di custodia, invece di quattro com’era fino ad ora.

In Turchia e in altri Paesi c’è stata una reazione indignata al nuovo colpo di Ankara contro i giornalisti. Il capo del partito di sinistra pro-curdo HDP, Selahattin Demirtas, ha dichiarato la solidarietà del suo partito con Cumhuriyet. Anche Kemal Kilicdaroglu del CHP socialdemocratico ha annunciato: “Lotteremo insieme.” In Germania la direttrice amministrativa nella direzione dell’Unione dei Giornalisti Tedeschi (Deutsche Journalistenunion (dju)) del sindacato ver.di, Cornelia Haß, ha commentato così l’azione di polizia: »”Anche se non era prevedibile alcuna modifica della condotta del Presidente Erdogan, ogni volta sconvolge di nuovo il fatto che media critici vengono ridotti al silenzio. È completamente incomprensibile che l’UE e il governo federale non oppongano una resistenza più forte a questo disossamento di una democrazia”.

Il colpo di lunedì non è stato il primo attacco a Cumhuriyet. Già nel novembre passato l’allora caporedattore Can Dündar e il capo della redazione della capitale Erdem Gül erano stati arrestati da parte di Ankara dopo rivelazioni sul sostegno alla milizia jihadista “Stato Islamico “. A maggio sono stati condannati a pene detentive di diversi anni. Dündar, che a seguito di una decisione del tribunale è stato messo temporaneamente in libertà, durante un viaggio in Europa ha annunciato che per ora non tornerà in Turchia e si è dimesso da caporedattore. Ma continua a scrivere per il quotidiano. (dpa/jW)

Junge Welt

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