Kurdistan

Il Vice Primo Ministro della Turchia da un ultimatum alla coalizione internazionale per Manbij e Raqqa

Il Vice Primo Ministro della Turchia e portavoce del governo Numan Kurtulmus ha tenuto una conferenza stampa dopo l’incontro del Gabinetto di questa sera ad Ankara e ha fatto importanti osservazioni sulla posizione della Turchia nel Rojava-Siria e in Iraq.

Manbij

Commentando l’operazione “Scudo dell’Eufrate” lanciata dall’esercito turco e da alcuni elementi dell’ESL in agosto, Kurtulmus ha dichiarato, “La Turchia sta continuando la sua operazione sul confine della Siria. Sta procedendo come previsto e la Turchia sta raggiungendo il suo obiettivo di formare una zona sicura. Dobbiamo continuare il lavoro diplomatico con tutti i paesi coinvolti. L’ESL viene sostenuto dal punto di vista logistico. Stiamo negoziando con le aree rilevanti per prevenire questioni indesiderate. O il PYD [Partito dell’Unione Democratica] viene rimosso da Manbij come è stato promesso, o sosterremo l’ESL di conseguenza in modo che possa ripulire Manbij.”

Raqqa

Kurtulmus ha anche analizzato l’imminente operazione contro la roccaforte dello Stato Islamico (IS/ISIS) in Siria e ha affermato, “Un’altra questione importante è Raqqa. L’intervento deve essere fatto con eserciti legittimi. L’operazione su Raqqa inizierà quando finirà “Scudo dell’Eufrate”. C’è movimento militare sul campo. La Turchia sta facendo quello che deve essere fatto nel rispetto dei suoi impegni. Stiamo continuando le nostre comunicazioni con tutte le parti.”

Gli USA e ufficiali curdi di recente hanno confermato che le Forze Siriane Democratiche (FSD), che comprendono le Unità di Difesa del Popolo (YPG) curde, parteciperanno all’operazione Raqqa. La Turchia ha respinto il fatto che le YPG, che considera un gruppo terroristico, siano incluse nell’operazione per liberare Raqqa. Ufficiali curdi nel Rojava allo stesso modo hanno detto che non parteciperanno se lo fa la Turchia.

Mosul

Il Vice Primo Ministro ha anche dichiarato la posizione del suo Paese sugli sviluppi nei pressi di Mosul e ha detto che la Turchia non resterà spettatrice dell’operazione su Tel Afar, una città che si trova tra Sinjar e Mosul.

“Tel Afar è importante per la sicurezza di Mosul. Ripulire Tel Afar da ISIS e l’unità dei turkmeni sciiti e sunniti con una forza turkmena che operi al fianco dell’esercito irakeno è un punto centrale per la Turchia. Un attacco etnico o settario potrebbe portare a una pulizia settaria o etnica, quindi voglio dire che la Turchia non resterà a guardare come spettatrice l’attacco a Tel Afar.”

Si pensa che i commenti di Kurtulmus rispetto a Tel Afar siano in relazione anche con la presenza del PKK e di combattenti yezidi a Sinjar. Ufficiali del PKK di recente hanno enfatizzato la possibilità di un attacco contro Sinjar da parte di soldati turchi. Stranamente il funzionario governativo non ha commentato la partecipazione dell’esercito turco nell’operazione a Mosul che è stata oggetto di contenzioso tra Ankara e Baghdad.

Funzionari e analisti curdi hanno detto che i principali obiettivi della politica della Turchia nella regione sono di impedire le conquiste curde, specialmente nel Rojava-Federazione della Siria del Nord.

Source: AA

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