Diyarbakir ha sperimentato tutta la gamma di pratiche normative dello stato di emergenza. Internet è stato bloccato in Kurdistan. Diverse agenzie e giornali chiusi. Nonostante tutti gli ostacoli, la resistenza , l’oppressione e gli attacchi sono stati resi pubblici.La principale citta curda di Diyarbakir, nel Kurdistan settentrionale, ha sperimentato tutta di pratiche normative nella notte del 25 ottobre. Internet è stato bloccato in tutte le province e distretti in Kurdistan. Diverse agenzie e quotidiani sono stati chiusi in modo che l’opinione pubblica non possa conoscere la verità. Nonostante tutti gli ostacoli, la resistenza, l’oppressione e gli attacchi sono stati resi pubblici al minuto. I rifiuti sono ammassati nelle strade perchè i veicolo della municipalità sono stati sequestrati. Banche, ospedali, farmacie e molte istituzioni pubbliche non possono lavorare a causa dell’interruzione di internet.
Quello che è accaduto a Diyarbakir dove internet è stato interrotto per 6 giorni viene alla luce molto dopo.La Municipalità Metropolitana è stata bloccata nella notte del 25 ottobre e i co-sindaci Gültan Kışanak e Fırat Anlı sono stati posti in detenzione durante irruzioni rispettivamente all’aeroporto e presso l’abitazione. La gente di Diyarbakir si è radunata di fronte alla Municipalità in mattinata per protestare contro le detenzioni.Il governatore di Diyarbakir nel tentativo di fermare la gente, ha posizionato personale di sicurezza e veicoli blindati sulle strade che portano alla municipalità. Migliaia di persone, guidate dalle donne, si sono precipitate verso l’edificio nonostante tutte le ostruzioni. Le forze dello Stato hanno visto la resistenza delle donne e hanno condotto il primo attacco sulle donne. La polizia ha preso di mira le donne del DBP, di HDP e del KJA e le ha trascinate a terra malmenandole. Le donne hanno scelto di proteggere la gente, nonostante tutti gli attacchi, e hanno mostrato al governo dell’AKP che non accetteranno che la loro volontà venga disattesa.
La Municipalità trasformata in una sede della sicurezza
La mentalità della forza che ha osato attaccare la municipalità e un partito con dietro se il potere della gente ha aumentato i suoi attacchi al massimo. Il governo ha ristretto tutte le reti di comunicazione e vietato i social media. Mentre vi era il caos a Diyarbakir per 6 giorni, la popolazione del Kurdistan poteva sentirsi gli uni con gli altri ore dopo. La gente di Diyarbakir ha proseguito con la loro resistenza il 29 ottobre con 29 persone poste in detenzione. I lavoratori della municipalità non hanno potuto fare il loro lavoro, e l’edificio della municipalità è stato trasformato in una sede della sicurezza. Decine di poliziotti e di veicoli di tipo Ranger sono stati ammassati alla municipalità e tutte le strade che portano ad essa tagliate, bloccando il traffico in città. Il governatore ha vietato le dichiarazioni stampa del DBP, DTK, KJA, HDP e delle ONG, e ha dato agli altri partiti un diritto illimitato.
Vogliono punire la popolazione
La dichiarazione del governatore afferma che la municipalità non raccoglie la spazzatura da 6 giorni, ma le autorità della municipalità con la quale abbiamo parlato mettono in risalto che la situazione non è come hanno detto. I lavoratori non possono fare il loro lavoro perchè tutti i loro veicoli nell’inventario sono stati confiscati. Mentre i rifiuti si accumulano, epidemie contagiose stanno cominciando a minacciare la popolazione. La pioggia diffonde l’odore e disturba le persone. La popolazione vede gli attacchi come l’intenzione di punirli. Molte persone con la quale abbiamo parlato sottolineano che non vogliono interrompere la resistenza davanti agli attacchi alla loro volontà. La vita si è fermata negli ultimi 6 giorni a Diyarbakir. Ospedali, farmacie e banche non stanno lavorando a perchè internet è stato interrotto. C’è stato l’accesso ad internet durante la notte nei primi due giorni, ma poi è stato completamente interrotto per due giorni. Hanno cercato di oscurare la verità in questo modo.
Contro la diffusione della verità
L’AKP non poteva fermare la verità restringendo l’accesso a internet , cosi hanno chiuso 15 organizzazioni della stampa inclusa DIHA il 29 ottobre attraverso un decreto di emergenza. Il decreto per chiudere agenzie e giornali è stato rilasciato nei giorni in cui la resistenza della popolazione stava crescendo. Jinha e Diha hanno diffuso notizie in tempo nonostante l’interruzione di internet e hanno reso gli avvenimenti pubblici. La notte del 26 ottobre, quando hanno avuto accesso a internet, tutti i giornalisti si sono precipitati sui social media e hanno raccontato al mondo della resistenza delle donne a Diyarbakir. I corrispondenti in condizioni dure hanno diffuso le notizie e le immagini via Fiber internet presente in alcuni punti della città, e quando internet è stato ripristinato quella notte sono stati n grado di descrivere la verità. Questo è il motivo per cui sono diventati il bersaglio del governo e diverse agenzie e quotidiani sono stati chiusi. l diritto dell’opinione pubblica all’informazione è stato completamente confiscato. L’arresto di Gültan Kışanak, Fırat Anlı e Ayla Akat found è arrivato all’ordine del giorno attraverso i giornalisti nell’ovest, i social media , poichè internet è stato bloccato durante l’udienza. Internet non è stato limitato oggi, ma la stampa libera è stata chiusa. Nonostante tutte le restrizioni, i corrispondenti erano al lavoro. Essi continuano a rispecchiare la verità anche se le loro agenzie sono state chiuse.
ANF