A nessuno può sfuggire l’intensificarsi della repressione che, in questi giorni, sta attuando il governo turco. Quello che veniva definito un governo autoritario si appresta a diventare un governo apertamente fascista.
Facendosi scudo del fallito golpe e, soprattutto del ricatto di poter tenere l’Europa sotto ricatto per i milioni di profughi siriani che, dietro pagamento, tiene “prigionieri”,il governo turco ha scatenato un vero e proprio controgolpe nei confronti di tutte le forze di opposizione ed in primo luogo contro la popolazione kurda ed i suoi legittimi rappresentanti (sindaci e persino deputati). Intere Città kurde sono costrette a vivere sotto assedio in stato di coprifuoco, gli arresti si susseguono a ritmo frenetico così come i licenziamenti di pubblici dipendenti e funzionari non fedeli al regime.Centinaia sono i morti di questa forsennata repressione e i prigionieri politici hanno superato la cifra di 30000.!
L’Europa guarda a questo scempio piuttosto sorniona continua a fare affari con questo regime, e continua la collaborazione militare (tramite NATO) con il suo apparato militare, non è raro vedere nel porto di Cagliari navi della marina militare turca.
La Rete Kurdistan in Sardegna organizza un sit in di protesta contro questo stato di cose e per chiedere al Prefetto di attivarsi presso il governo italiano perchè interrompa la collaborazione militare con la Turchia. Per la liberazione di tutti i prigionieri politici. Per la revoca dello stato di coprifuoco nelle città kurde. Per la liberazione del leader riconosciuto del popolo kurdo Ocalan.Perchè il PKK venga tolto dalla lista nera delle organizzazioni riconosciute come “terroriste”.
Martedì 8 novembre alle ore 10 davanti alla prefettura in Piazza Palazzo a Cagliari
Rete Kurdistan Sardegna