Una prigioniera curda si è data alla fiamme per protestare contro la guerra in Turchia e in Kurdistan. Zehra Epli (Zeynep Sason), una componente del Partito delle Donne Libere (PAJK), secondo quanto riferito si è data alle fiamme nel carcere di Gebze nell’ovest della Turchia per protestare contro la guerra del governo turco contro i curdi.
Nonostante sia stata portata in ospedale con gravi ustioni, non è stato possibile salvare la donna.
Nata nel distretto di Sason di Batman, Epli era una studentessa del Dipartimento di Psicologia presso l’Università di Ankara quando tre anni fa si è unita al PAJK.
Secondo quanto riferito, Epli si era unita agli scontri nel distretto di Sur di Diyarbakir dopo aver passato tre anni come combattente della guerriglia, ma è stata catturata e imprigionata nel carcere di Gebze.
Centinaia di curdi si sono auto-immolati negli anni passati per protestare contro la politica del governo contro i curdi.
Dopo la cattura del leader del PKK Abdullah Öcalan nel 1999 dozzine di persone si sono auto-immolate.
Fonte: ETHA